Santa Quaresima a tutti voi! Siamo al secondo appuntamento del nostro cammino: dopo il ritiro di Avvento in cui mi sono soffermato sulla fraternità presbiterale, oggi vorrei condividere qualche riflessione sulla paternità spirituale del presbitero. Sono due tematiche che fin dall’inizio del mio ministero in questa Chiesa ho cercato di tenere presente e di condividere. Ringrazio padre Amedeo Cencini per la bella riflessione che ci ha regalato qualche giorno fa. In modo particolare mi hanno colpito le due certezze di cui parlava: essere stato amato da sempre e per sempre; essere capaci di amare e di essere chiamati a generare. Queste due certezze sono alla base del nostro essere padre e della fatica che può nascere se non sono chiare e non sono fatte nostre.
Tipo documenti: Altri documenti
Catechesi per il Ritiro spirituale del Clero per il tempo di Quaresima
Catechesi per il Ritiro spirituale del Clero per il tempo di Avvento
Catechesi tenuta in Cattedrale per il Ritiro spirituale del Clero per il tempo di Avvento
Altri documenti
26-11-2020
Siamo all’inizio di un nuovo anno liturgico, vorrei affidare alla nostra preghiera, riflessione e condivisione un tema che mi sta a cuore, ovvero la fraternità tra i ministri ordinari, in modo particolare tra i presbiteri.
Si tratta di pensieri ad alta voce, niente di sistematico o esaustivo. Nel parlare di fraternità presbiterale c’è un primo rischio, quello di descrivere una cosa bella in modo idealistico; credo che l’unica strada sia quella del Vangelo. Nella scrittura non ci sono fantasie, ma uomini e donne che si fidano di Dio; non ci sono programmi, ma promesse che Dio realizza. Non siamo chiamati a fare tanti programmi, siamo piuttosto chiamati a inseguire e percorrere le promesse che Dio realizza. Dio realizza le sue promesse, nei modi e nei tempi che decide. Il compito di ciascuno è riuscire a cogliere queste promesse, facendo fare a Dio tutto il resto. Una prima domanda: c’è una promessa anche per me e per noi riguardo alla fraternità?