Discorso pronunciato sabato 3 agosto 2019 nell'Aula Paolo VI in Vaticano in occasione dell'udienza del Santo Padre agli Scout d'Europa
07-08-2019
Città del Vaticano
Udienza del Santo Padre Francesco allAssociazione Guide e Scout dEuropa in occasione dellEUROMOOT, sabato 3.8.2019
Indirizzo di saluto
Santo Padre,
La ringraziamo di cuore per avere accettato di incontrare le Guide e gli Scout dEuropa nel loro raduno europeo, EUROMOOT, dove partecipano 5.000 giovani tra i 17 e i 21 anni. Questo momento è ritrovarci con Lei nella Sua casa in ideale continuità al 2014, quando Lei ha scritto un messaggio che è rimasto vivo nei ragazzi dell Eurojamboree in Francia. Molti di quei volti che allora erano tra gli 11 e i 16 anni ora sono qui per vederLa di persona e ascoltare la Sua parola. Grazie, Santità: a ragione possiamo dire che questo è un incontro di famiglia, che in qualche modo continua lo spirito del Sinodo sui giovani appena concluso, e per il quale La ringraziamo. Dalla Esortazione post sinodale Christus vivit il cammino di questi giovani ha preso ispirazione e vuole esserne traduzione concreta.
Molte volte Lei, Santo Padre, ha raccomandato a noi Pastori di camminare con i giovani, che la loro vita incarna in modo particolare le sfide della strada, del raggiungere una meta, dello stare insieme, del dialogare con serietà e allegria, del fare qualcosa di bello: ebbene, tutto questo appartiene al carisma dello Scoutismo, ed è metodo del loro crescere come buoni cittadini e buoni cristiani, esploratori deli sentieri di Gesù, il grande Capo e salvatore.
Il tema che ha ispirato questo raduno europeo sono le parole di San Giovanni Battista: Parate viam Domini. È ancora la strada che ritorna come immagine eloquente e impegnativa, misteriosa e affascinante: strada, comunità, servizio, sono le scansioni dei loro anni giovanili, e con la grazia di Dio della loro intera esistenza. In questi giorni, in qualunque situazione si sono trovati, hanno vissuto insieme lesperienza della Lectio Divina e degli antichi amanuensi, che hanno segnato lesperienza benedettina e consegnato al mondo il patrimonio umano e cristiano che ha fondato lEuropa che tutti amiamo e in cui crediamo.
Santo Padre, giovane è la loro vita e ancora breve la loro esperienza: per questo ogni giovane ha bisogno degli adulti, dei loro formatori qui presenti. Ma grande è il loro cuore, e ardente è il desiderio non di essere importanti ma di essere utili, qualunque sarà la vocazione che il Signore donerà a ciascuno. Essi insieme ai loro Capi vogliono guardare avanti e pensare in grande, seguire Gesù, Colui che ha parole di vita eterna. Lei, Successore dellApostolo Pietro, ci dica le parole del divino Maestro, resti davanti a noi, ci confermi la strada della fede e della vita: nessuno vuole sbagliare, e tutti desiderano nella Chiesa seguire Dio e servire gli altri, desiderano lasciare il mondo un po migliore. Grazie, Le vogliamo bene!
Card. Angelo Bagnasco
Presidente Consiglio Conferenze Episcopali dEuropa