“La luce nella notte”

Omelia pronunciata in Cattedrale nella S. Messa della Veglia pasquale
31-03-2018
 Arcidiocesi di Genova

 

Veglia Pasquale 31/03/2018

OMELIA

‘La luce nella notte’

 

Cari Fratelli e sorelle,

1.       Questa è la notte nella quale Cristo ha vinto le tenebre del peccato con lo splendore della colonna di fuoco! La notte è il momento in cui Gesù risorge non per tornare alla vita di prima, ma per entrare nella vita nuova e gloriosa del cielo. La nostra esistenza ci riserva luci e ombre, gioie e tribolazioni, speranze e delusioni. Non è forse questo l’impasto della nostra storia? Non sentiamo tutti – se abbiamo il coraggio di ascoltare il nostro cuore e non il chiasso che stordisce e confonde – una nostalgia sottile di un mondo diverso, di una pienezza di vita, di un amore affidabile, di legami solidi e sinceri? E non vediamo forse che tutto questo fa parte di ciò che è più profondo di ciò che siamo e che abbiamo? Siamo come una freccia che dalla terra è tesa verso il cielo, dal tempo verso l’eterno, dalle nostre miserie verso l’infinito e l’assoluto che sentiamo essere il nostro destino. Tutto questo, questo tormento interiore che brucia come una ferita salata, una grazia. Siamo stati creati con questa tensione perché non ci accontentassimo di nulla che fosse meno di Dio. Tutto ciò che di bello e nobile abbiamo, la gioia di vivere e di amare, è solo un anticipo, un riflesso della luce che ci attende. Cari amici, senza la grande luce di Cristo, le nostre piccole luci si spengono, così come senza il grande bene che è io, neppure i beni umani sono possibili, perché incerti e deboli.

 

2.       Tra poco, alcuni amici di diverse nazionalità diventeranno cristiani-cattolici: riceveranno il Battesimo, la Cresima, l’Eucaristia, e così saranno pietre vive della Chiesa. Vi ringraziamo, cari Amici, e vi diamo con affetto il benvenuto nella famiglia dei figli di Dio; condividete con noi la gioia della fede. Il Battesimo ne è la porta. Coloro che portano il sigillo di Cristo, si chiamano cristiani, e i cristiani sono coloro che hanno scambiato la loro libertà con la sua. Vi offrirete al Signore come un dono gradito, gli offrirete il cuore, ed Egli prenderà dimora in voi, ma vi accorgerete anche che siete voi stessi ad essere ospitati da Lui, e che la sua casa scalda la vita e illumina i vostri passi. Il mondo non comprenderà la vostra scelta di diventare cristiani e cattolici: dice di rispettare la libertà di ognuno, ma non è vero! Giudica chi fa scelte diverse dalle sue, deride chi non parla il suo linguaggio, cerca di imporre un modo di pensare non evangelico, spesso vuole imporre comportamenti uniformi e disumani. Ma non temete, così hanno fatto con Gesù, e nessun discepolo è più del Maestro. Non sarete mai soli: Gesù sarà con voi sempre, camminerà con voi, vi sosterrà nella fatica, vi aiuterà nelle tentazioni, vi solleverà dalle cadute. Non allontanatevi dalla comunità cristiana: lì troverete dei fratelli, troverete il Vangelo della luce e i Sacramenti della vita.

 

3.       Cari Fratelli e Sorelle, buona Pasqua a tutti: la Pasqua sarà buona se sarà santa, cioè se rientriamo in noi stessa, se ci raccogliamo e pensiamo dove stiamo andando nella vita, per che cosa spendiamo energie e tempo. Se vale la pena oppure se è meglio cambiare qualcosa, soprattutto qualche prospettiva. Sicuramente la luce rischiarerà i vostri cuori e ne sentirete il beneficio: i vostri giorni – con i pesi che hanno – saranno più possibili e persino più belli da portare. La Madonna, Regina di Genova, vi guarda e vi benedice con dolcezza di Madre.

 

Angelo Card. Bagnasco

Arcivescovo di Genova

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