Il Signore ci sta donando la grazia di vivere un nuovo giubileo. È un dono del Signore che siamo chiamati a vivere insieme e il motto di questo Giubileo è “Pellegrini di Speranza”. Il pellegrino non è un vagabondo ma ha una meta: parte per andare verso una meta. Quanto è importante davvero che tutti insieme ci fermiamo un attimo a riflettere sulla meta della nostra, vita dove vogliamo andare, come vogliamo camminare, che cosa ci sta a cuore nella vita? Che cosa ci preoccupa? Il pellegrino ha una meta. Chiediamo al Signore la grazia per noi di riuscire a darci questa meta di riuscire a riflettere e a pensare. Anche perché normalmente il pellegrino fa tanta strada in silenzio ed è davvero l’occasione forse di trovare momenti per riflettere su quella che è la nostra vita su quello che ci sta animando su quello che ci sta guidando e il tempo davvero del silenzio sia per noi una grazia in questo anno di Giubileo che il Signore ci regala.
Poi normalmente il cammino del pellegrino è fatto insieme a altre persone normalmente non si è soli. Anche questa è una grande grazie che chiediamo al Signore in questo anno di camminare insieme di sentire quanto è importante essere tutti coinvolti in questo cammino e coinvolgere: che sia davvero un momento di popolo di Chiesa, degli uomini e delle donne che camminano con noi che vivono con noi che vivono le stesse sfide e le stesse gioie le stesse speranze. Sia davvero un momento di comunione per poter affronta il cammino del pellegrino.
Il Santo Padre che ha indetto questo giubileo nella bolla di indizione ha dato il titolo “La speranza non delude”. La parola speranza fosse talvolta la leghiamo al “speriamo che tutto vada che tutto vada meglio” e ovviamente questa è una parte delle realtà, ma per noi cristiani c’è proprio la certezza e la speranza non è qualcosa che aspettiamo che vada meglio ma è la certezza che c’è qualcuno anche con la lettera maiuscola che ci sta guidando che sta camminando con noi. E allora davvero l’invito in questo anno, che il Signore ci dona, è quello di cogliere la presenza del Signore che cammina con noi: questa è la speranza cristiana. E chiediamo davvero al Signore che ci faccia crescere in questa certezza che non siamo soli, in queste fatiche in queste difficoltà in questi momenti in cui pare faticoso camminare noi siamo sicuri che la speranza non delude.
Come Chiesa di Genova anche noi vivremo dei pellegrinaggi durante l’anno del Giubileo: Il Giubileo degli adolescenti e dei giovani e delle confraternite e tanti altri. Avremo occasione veramente come Chiesa di vivere e di passare attraverso le porte sante che sono il segno della nostra vita: questa porta che ci fa passare dalla vita di ogni giorno all’incontro con il Signore, e davvero sia un momento di grazia per la nostra chiesa.
Inizieremo anche noi come chiesa diocesana di Genova il Giubileo il 29 dicembre alle 15.30 partendo dalla Chiesa del Gesù e facendo pellegrinaggio fino alla Cattedrale. Vi invito davvero tutti a questo momento, è la nostra chiesa che si mette in cammino insieme a tutte le chiese del mondo. Quanto è bello questo? Non siamo solo noi è tutta la chiesa del mondo che si trova per iniziare questo santo anno di giubileo che il Signore ci dona. Il Santo Padre aprirà l’anno del Giubileo il 24 dicembre, e noi tutti insieme lo faremo come chiesa il 29 dicembre alle 15.30. Vi aspetto tutti!