200 anni dalla nascita di S. Agostino Roscelli

Omelia pronunciata nella Chiesa di Santa Maria del Prato per la S. Messa per il fondatore delle Suore Immacolatine
19-09-2018
Arcidiocesi di Genova
200 anni dalla nascita di Sant’Agostino Roscelli
Fondatore delle Suore Immacolatine
19.9.2018
Care Sorelle Immacolatine
Con rinnovata gioia celebriamo la festa del vostro Fondatore Sant’Agostino Roscelli. Nato nel 1818 a Casarza Ligure, la sua figura continua a beneficare non solamente voi che siete le sue figlie spirituali, ma la Chiesa e in particolare Genova, che ne ha visto allora la santità e ne vede oggi la continuità nella sua Congregazione. Per questo la nostra Diocesi è particolarmente unita e grata a Lui e a voi.
Sant’Agostino Roscelli è stato un esempio straordinario di carità e di risposta ai mali e alle ingiustizie di una società in difficoltà gravi, che investivano molti ambiti, dalla formazione dei seminaristi al ministero delle confessioni, dai carcerati all’opera degli ‘artigianelli’ insieme a Don Francesco Montebruno, dal brefotrofio alle ragazze-madri. Infine – con la benedizione di Pio IX – diede inizio alla Famiglia Religiosa delle Suore dell’Immacolata. La sua intraprendenza certamente era supportata da capacità umane, ma l’ispirazione e la necessaria forza derivavano dalla Grazia, che solamente l’intensa vita interiore può accogliere e portare a frutto secondo i bisogni del tempo.
Il Roscelli è la migliore risposta alla domanda, che a volte si sente, circa l’opera della Chiesa nel mondo; e, insieme a lui, moltissimi Santi, umili sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli laici, singoli e famiglie, che – senza chiasso – si dedicano in ogni secolo a migliorare la storia con il lievito del Vangelo. E’ ciò che abbiamo ascoltato dalla lettera dell’Apostolo Paolo: ‘la carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore e attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno’.
Una recentissima indagine documenta che, nel continente europeo, sono più di cento milioni i volontari cattolici che si dedicano al prossimo spinti dalla fede in Cristo: chi incontra il fuoco dell’amore di Dio diventa fiamma che riscalda la vita degli altri in famiglia, sul lavoro, nel tempo libero, ovunque. La luce di Dio – se non ci nascondiamo – ci rende capaci di scorgere il volto di Gesù in ogni uomo, specialmente nel volto dei deboli e dei poveri. Così è stato per il Roscelli e per molti altri che hanno scritto una lunga storia di carità religiosa e sociale; così continua oggi nelle forme che i nostri complicati tempi richiedono.
Il bene bisogna farlo sempre, ma bisogna farlo bene, cioè con intelligenza e discrezione, con umiltà e perseveranza. I fuochi di paglia fanno scintille, ma non riscaldano nessuno: è necessaria la costanza della vita quotidiana, la cura dei rapporti, la fortezza del nascondimento, l’umiltà del non protagonismo. Soprattutto, è necessaria la fede!
Il messaggio del Vangelo odierno ci invita a fidarci di Dio. Non induce alla stoltezza del vivere giorno per giorno con superficialità – questo non è abbandonarsi alla Provvidenza – ma apre ad una saggezza previdente, sapendo che la nostra vita – alla fine dei conti – è nelle mani di Dio che è Padre. La prima consistenza della fede è la sua capacità di generare fiducia in Dio, di sprigionare la carità verso i bisognosi della storia: è il bisogno di deporre ogni giorno la vita nelle mani di Lui, di essere docili alla sua volontà anche quando è difficile. La fede è vivere non solo ‘per’ Lui, ma anche ‘con’ Lui, sapendo che questa è la forma della relazione e della compagnia che scalda il cuore, e che ci salva da qualunque arida astrazione.
Care Sorelle Immacolatine, grazie per la vostra presenza e per i vostri servizi. Queste cose le sapete e cercate di viverle aiutandovi a vicenda come si fa in famiglia. Continuate con l’aiuto di Dio e l’intercessione del vostro Fondatore. E’ questa la via della vera gioia e della vostra maternità, quella maternità che risplende nella verginità di Maria Immacolata.
Angelo Card. Bagnasco
Arcivescovo Metropolita di Genova
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