Lettera ai Confratelli nel Sacerdozio e nel Diaconato
alle Persone consacrate
ai Consigli Pastorali
alle Associazioni, Movimenti e Gruppi
al Popolo di Dio che è in Genova
Lo scorso anno ho concluso, con l’aiuto di Dio, la Visita Pastorale. È durata sei anni (2007–2013) ed ho avuto la gioia di incontrare – con tempi e forme diverse – tutte le Comunità Parrocchiali. Alcuni momenti sono stati “di Vicariato”, dialogando con settori specifici di presenza e di servizio. La visita alle comunità di vita consacrata, poi, è stata come vedere il futuro che ci attende; nell’incontro con i poveri e i malati ho toccato la carne del Crocifisso. Nella memoria del cuore è vivo anche l’incontro con i carcerati, con i giovani e i docenti di tante scuole, cattoliche e statali, che gentilmente mi hanno permesso di entrare nelle loro aule. Sono venuto tra voi con l’animo del Pastore e del Padre, piccolo segno di Gesù, grande Pastore delle nostre anime (cfr 1 Pietro 2,25). Sono venuto con la serena coscienza di dover confermarvi nella fede, nel cammino cristiano, e di conoscere più da vicino il Popolo che Cristo ha misteriosamente affidato alle mie cure. Il padre di famiglia conosce le sue responsabilità e, nello stesso tempo, sa di dover ogni giorno scoprire l’anima e la vita dei figli. In una parola, ha il dovere di insegnare e di guidare, ma anche di ascoltare e di imparare.
Il testo integrale in allegato