Solennità di San Giuseppe: tradizionale festa per il mondo del lavoro. NON ci sarà la Messa in Cattedrale

Solennizzare San Giuseppe vuol dire raccogliersi interiormente, riflettere, pregare per meglio cogliere la sua grandezza e invocare con fervore la sua intercessione. Il Vangelo chiama San Giuseppe “uomo giusto” usando un termine ricorrente nei testi dell’Antico Testamento”. In questo modo San Giuseppe è inserito tra le grandi figure dei Patriarchi, a cominciare da Abramo. “Giusto”, secondo la Sacra Scrittura, è l’uomo che vive costantemente della parola di Dio e trova nell’adempimento della Legge del Signore la sua gioia (cfr. Sal. 1). Soltanto una fede eccezionalmente coraggiosa poteva sostenere San Giuseppe nelle sconvolgenti vicende della Sua vita. Riceve l’ordine di prendere con sé Maria come sua sposa, di dare il nome al bambino adottandolo giuridicamente come figlio, assicurandone la “onorabilità”.

La festa di San Giuseppe tradizionalmente è collegata con il tema del lavoro e offre la preziosa occasione per guardare più attentamente ad esso e al suo significato nella vita umana.

Il lavoro non può essere allineato con gli altri fattori della produzione, in quanto non dissociabile dal valore della persona. Il lavoro ha un valore unico, che va ben al di sopra del lavoro considerato merce. Il fatto che Gesù Cristo abbia dedicato la maggior parte del tempo della Sua vita terrena al lavoro manuale apre un orizzonte di significato delle attività umane che non sarà mai colto nella sua vastità e nella sua profondità. Il Signore non è stato alla Scuola dei Dottori del Tempio, come la migliore élite ebraica, ma ha vissuto la vita ordinaria della gran parte del popolo, inserito nella Sua famiglia, imparando accanto a San Giuseppe.

Infine la solennità di San Giuseppe offre l’ulteriore occasione di considerare più attentamente l’andamento del lavoro nella nostra Città e rinnovare l’impegno per migliorarlo qualitativamente, nel pieno rispetto dei diritti e dei doveri, della sicurezza, dell’accesso alle opportunità formative. Ammirevole l’impegno per la rapida ricostruzione del viadotto Morandi, mentre la Chiesa e la Città guardano con fiducia alle procedure per il ribaltamento del Cantiere Navale di Sestri ponente, alla grave e preoccupante crisi dell’ex ILVA, al nuovo assetto del Distretto delle Riparazioni Navali.

Il Corona Virus, con tutte le sofferenze che arreca e il mirabile sforzo e dedizione da parte di innumerevoli persone per combatterlo, costituisce il contesto inusuale nel quale quest’anno celebriamo la solennità di San Giuseppe. Non si potrà infatti celebrare la tradizionale S. Messa per il mondo del lavoro prevista in Cattedrale il prossimo giovedì 19 marzo 2020. Il diffuso senso di incertezza riguardo alla sorte del lavoro nel futuro, fanno sorgere l’esigenza di affidarci al Signore confidando nella Sua potente intercessione. Le disposizioni delle Autorità competenti, sia religiose che civili, annullano l’aspetto esteriore della Festa, ma l’impegno da parte di tutti nella riflessione e nella preghiera ne escono rafforzati in misura notevolissima.

Mons. Luigi Molinari

Vicario episcopale per il mondo del lavoro

condividi su