Il tradizionale pellegrinaggio diocesano del mondo del lavoro, dopo le difficoltà del Covid, ha ripreso il suo iter normale domenica 12 giugno. Come è noto questo pellegrinaggio è stato voluto dall’Arcivescovo Cardinal G. Canestri agli inizi degli anni ‘90 del secolo scorso. L’Arcivescovo considerata la validità dell’annuale pellegrinaggio delle Società Operaie Cattoliche, saldamente radicate nella religiosità popolare della nostra Città, decise di allargarlo a tutte le componenti del mondo del lavoro e renderlo diocesano estendendo l’invito alle Aggregazioni Laicali della nostra Diocesi.
Non va dimenticato che sono stati i soci delle Società Operaie Cattoliche a rendere possibile la presenza dei cappellani nelle fabbriche e negli ambienti portuali di Genova. La decisione del Card. Canestri scaturiva da una considerazione: la pastorale del lavoro, valida come presenza dei cappellani nelle aziende abbisognava di un completamento. Era necessario un ritorno, da parte del mondo del lavoro, con una celebrazione religiosa al Santuario della Guardia e in Cattedrale con la festa di San Giuseppe.
Le due celebrazioni religiose meritano un’attenta riflessione per coglierle nel loro pieno significato e quindi nella loro importanza. In queste occasioni l’Arcivescovo parla del lavoro a tutta la Città: Autorità civili e militari, imprenditori, manager, organizzazioni Sindacali e Associazioni di categoria. La festa di San Giuseppe ed il pellegrinaggio alla Guardia hanno a che vedere e a che fare con il Bene comune del quale il lavoro è parte integrante. Bene comune che è l’obiettivo e il cuore della Politica correttamente intesa, quindi al di sopra di ciò che spesso avviene nella dinamica dei partiti politici. Su questi temi i nostri arcivescovi hanno offerto preziosi insegnamenti che hanno aiutato la nostra Città a superare momenti difficili e crisi che minacciavano la sopravvivenza delle aziende.
Parlare del legame tra preghiera e Politica non è certo una novità. Infatti già nel 1965, nel vivace clima del Concilio Vaticano II e specialmente dell’elaborazione della Costituzione Gaudium et Spes, il Card. Jean Danieloù scrisse un volumetto dal titolo ”L’orazione problema politico”. Aver chiesto alla Madonna saggezza, dialogo, camminare insieme, coscienze illuminate, professionalità ha certo molto a che fare con il Bene comune e la Politica.
Mons. Luigi Molinari