Come già avvenuto per altri ambienti di lavoro, venerdì 21 gennaio, l’Arcivescovo accompagnato dal Cappellano del Lavoro don Franco Molinari e dal segretario don Davide Sormirio, ha visitato le aziende del Distretto genovese delle Riparazioni Navali situato nell’area di levante del porto tra la Calata Gadda e la Fiera di Genova.
Questa visita, come per la precedente effettuata dall’Arcivescovo Cardinal Angelo Bagnasco nel 2011, esprime in modo semplice e concreto la costante vicinanza, l’ascolto e la condivisione verso il mondo del lavoro da parte dell’Arcivescovo.
La Chiesa genovese, già nel 2019, ha collaborato con la Regione Liguria per il Convegno “Il distretto industriale del porto di Genova” tenutosi presso la Sala Quadrivium. Tale collaborazione è stata una risposta all’esigenza, tutt’oggi esistente, di favorire una adeguata conoscenza e conseguente valorizzazione del Distretto delle Riparazioni Navali.
Molteplici sono le ragioni per le quali il Distretto merita attenzione, salvaguardia e sviluppo. Vi operano circa ottanta aziende che svolgono attività di costruzione, riparazione, allestimento e demolizione di navi oltre il cosiddetto refitting sui mega yacht, che consiste in un ammodernamento sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale-tecnologico delle imbarcazioni. Comprende una serie di professionalità di medie e piccole industrie, a volte a livello artigianale, che si integrano tra di loro e fanno del Distretto un polo di eccellenza a livello mondiale. Qui la cultura del “saper fare”, dell’industria manifatturiera di qualità sono quotidiana realtà. Qui ci sono eccellenze nel campo della nautica da diporto, della costruzione di nuove unità navali, delle demolizioni – come avvenuto con Costa Concordia – settore nel quale la San Giorgio del Porto detiene la certificazione dell’Unione Europea per i progetti di demolizione controllata.
Gli addetti impiegati presso le Riparazioni Navali sono circa 1.700 diretti, a cui si sommano altri mille di indotto e migliaia di indiretti. Troviamo architetti navali, ingegneri meccanici, carpentieri, falegnami elettricisti e squadre di pronto intervento formate da tecnici specializzati. Il Distretto completa l’offerta che il Porto di Genova è in grado di fornire agli armatori, andandosi ad aggiungere al settore passeggeri e merci, e annovera tra i principali clienti le maggiori compagnie di navigazione del mondo.
Le potenzialità del Distretto sono veramente notevoli e hanno trovato espansione attraverso la società “Chantier Naval de Marseille”, che opera nel Porto di Marsiglia ed è gestita dalla San Giorgio del Porto, dove esistono mega bacini di carenaggio tra più grandi del Mediterraneo, adeguati ad ospitare grandi navi. Purtroppo bacini di tali dimensioni non esistono a Genova.
Monsignor Tasca ha trascorso la mattinata nelle officine di Amico e CO e Polipodio, aziende di consolidata tradizione, realtà industriali che hanno acquisito un ruolo di leadership nel rispettivi settori, per poi fermarsi in pausa pranzo presso la mensa di San Giorgio del Porto, visitarne le officine e chiudere la giornata all’Ente Bacini. Una curiosità. La Società Ente Bacini venne costituita il 28 dicembre 1889 e nel corso del tempo ha potenziato le strutture mantenendo però gli impianti pre esistenti ed oggi alcuni bacini sono diventati beni culturali, su disposizione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, essendo stata per essi verificata la sussistenza dell’interesse artistico, storico ed archeologico. Ad oggi, i bacini hanno bisogno urgente di grandi interventi di manutenzione.
L’Arcivescovo ha avuto modo di seguire da vicino le lavorazioni e constatare la diffusa capacità professionale del management e dei lavoratori. Al di là degli aspetti tecnici, la visita è stata caratterizzata dall’incontro cordiale con le persone, cui Monsignor Tasca ha donato momenti di gioia e fraternità. L’incontro con l’Arcivescovo, inserito in un contesto di perdurante difficoltà, è stato un incoraggiamento per il cappellano e i lavoratori a continuare questo percorso insieme, un grande conforto per tutti e lascerà un gradito e fruttuoso ricordo.