Nel cuore del polo universitario della facoltà di Medicina dell’Università di Genova, tra aule studio e uffici, un piccolo spazio sacro è tornato a vivere.
Si tratta di una cappella situata all’interno del Di.M.I, un edificio un tempo parte del complesso ospedaliero e oggi riconvertito a funzioni accademiche.
Dopo anni di chiusura e silenzio, la cappella è stata riaperta grazie alla volontà di un gruppo di studenti che hanno visto in questo luogo una preziosa occasione per coltivare momenti di preghiera e raccoglimento.
Oggi questa cappella non è solo un punto di riferimento per la preghiera individuale, ma anche un luogo di incontro per momenti comunitari.
Durante l’anno, nella pausa pranzo, gli studenti si riuniscono per recitare insieme l’Angelus, riscoprendo la bellezza di un tempo di spiritualità condiviso all’interno della frenesia accademica.
Inoltre, la cappella è sempre accessibile a chiunque desideri un momento di silenzio e riflessione: basta rivolgersi alla segreteria dell’edificio per richiedere le chiavi e fermarsi in preghiera.
Un segno particolarmente significativo di questa rinascita è stata la celebrazione della Santa Messa nella Giornata del Malato (11 febbraio), la prima da quando la cappella è stata riaperta ormai più di un anno fa; un momento che ha davvero confermato il valore di questo spazio come luogo di speranza e vicinanza spirituale.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il prezioso aiuto dei Frati Cappellani dell’Ospedale San Martino, che con grande disponibilità hanno sostenuto gli studenti in questo cammino.
Ai Frati Cappuccini va un sentito ringraziamento per aver reso possibile questa piccola ma grande rinascita.
Questa cappella, oggi ritrovata, è il segno che anche in un contesto di studio e lavoro può esistere un angolo di pace, un luogo dove l’incontro con Dio diventa parte della quotidianità.