Ancora una volta ai piedi della Madonna della Guardia per chiedere protezione e speranza nel futuro. Questo il senso del tradizionale pellegrinaggio del mondo del lavoro guidato dall’Arcivescovo che si è svolto domenica 16 giugno al Santuario sul Monte Figogna.
Mons. Luigi Molinari, Direttore dell’Armo, nel suo indirizzo di saluto all’inizio della celebrazione ha sottolineato che il pellegrinaggio è tradizionalmente organizzato dalle Società Cattoliche di Mutuo Soccorso, sorte 170 anni fa: esse sono state la culla dei sindacati e dei lavoratori.
“Siamo qui – ha detto ancora Molinari – per chiedere alla Madonna speranza e coesione, necessari perché la città riprenda il suo cammino. Speriamo specialmente in un affermarsi di un forte senso della moralità pubblica, dell’onestà, della trasparenza nelle relazioni tra pubblico e privato, quali valori etici imprescindibili nella vita sociale”.
Speranza e coesione sono temi richiamati anche dall’Arcivescovo nell’omelia. “Il mondo del lavoro – ha detto – nella storia si è ritrovato in questo Santuario in momenti anche difficili, come avviene oggi. Tutti noi siamo chiamati a riconoscere la laboriosità, la dedizione e la volontà nel lavoro che caratterizzano il nostro popolo. E siamo chiamati, inoltre, a seminare un clima di speranza e di coesione, affinchè la città riprenda il suo cammino”.
“Siamo chiamati – ha proseguito Mons. Tasca – a ribadire che il bello c’è e dobbiamo rimboccarci le maniche affinchè emerga”. L’affidamento poi alla Madonna delle realtà legate al mondo del lavoro: “Presentiamo a Maria il futuro delle aziende della nostra città e della nostra regione. Il pellegrinaggio ci aiuta a tenere viva una consapevolezza, e cioè che il Signore veglia sulla nostra vita e le sue vicissitudini, quelle belle e quelle più tristi”.