Svolta la processione del Corpus Domini. L’Arcivescovo: «Chiamati ad essere portatori di speranza»

“Come credenti e come cristiani siamo chiamati ad essere portatori di speranza, perché il Signore cammina con noi. Gesù Eucaristico ci ha accompagnato lungo le vie della nostra città per benedirla e dobbiamo, come comunità cristiana e come città, guardare al futuro con speranza e fiducia”. Questo un passaggio del discorso che l’Arcivescovo ha pronunciato al termine della tradizionale processione del Corpus Domini che si è svolta domenica 2 giugno.

Dopo il canto dei vespri solenni, la processione dell’Arca con la Santa Eucaristia portata a braccia, è partita dalla chiesa di San Siro nel Centro Storico e, partecipata da sacerdoti, religiosi, religiose, associazioni, movimenti, istituzioni, forze armate e molti fedeli, ha concluso il suo tragitto in Cattedrale dopo aver percorso Via Garibaldi, Via XXV Aprile, Piazza De Ferarri e Via San Lorenzo.

Si sono alternati, nel sorreggere sulle spalle l’Arca con l’ostensorio, le confraternite, i sacerdoti, gli alpini, i giovani, la comunità peruviana.

Durante il tragitto, anche una delegazione di lavoratori di Piaggio, Ansaldo Energia, ex-Ilva ha portato sulle spalle l’Arca processionale, rinnovando una tradizione che si verifica ormai da alcuni anni.

In processione c’era un folto gruppo di bambini che quest’anno hanno ricevuto la Prima Comunione, All’arrivo in Cattedrale, la preghiera è proseguita con l’adorazione eucaristica.

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