Sono iniziate da San Teodoro le visite vicariali dell’Arcivescovo: quali devono essere lo stile e gli obiettivi dei consigli pastorali

Sono iniziate con San Teodoro le visite vicariali dell’Arcivescovo che aveva da tempo nel cuore il desiderio di incontrare gli organi di partecipazione: consigli pastorali parrocchiali, vicariali e CPAE (Consiglio Pastorale Affari Economici). Il Cardinale Bagnasco, accompagnato da Mons. Marco Doldi, Vicario Generale e da Mons. Mario Capurro, Economo della diocesi, dopo una breve introduzione del vicario don Gianni Grondona, ha iniziato il suo intervento parlando della missione della Chiesa: il Concilio afferma che è la ‘salus animarum’, la salvezza delle anime. Tutto è finalizzato a questo e quindi bisogna avere ben presente la meta tenendo presenti le tre dimensioni portanti della Chiesa: catechesi, liturgia, carità. Se non vengono vissute, non può esistere la comunità. Ancora, il concilio dice che apostolato e pastorale sono un altro modo per realizzare la missione della Chiesa; ogni battezzato ha la sua missione all’interno della Chiesa, tutti hanno pari dignità che deriva dall’essere figli di Dio, ma con diversità di compiti e funzioni. 
L’Arcivescovo ha esortato a ricordare sempre che nessuno è padrone della Chiesa, siamo tutti servi dell’unico Signore. 
La comunità deve essere accogliente, non deve diventare un gruppo chiuso o un ghetto, altrimenti perde la sua virtuosità. 
Il Cardinale ha quindi ricordato che la Chiesa diocesana riflette quest’anno sul tema della Chiesa, ma attraverso quali strumenti? Catechesi; Preghiera; Visita alla Cattedrale, con la possibilità di vedere da vicino la statua della Madonna Regina; Visite vicariali dell’Arcivescovo.
Ma quel è l’obiettivo principale delle visite vicariali dell’Arcivescovo? Lo ha sintetizzato con tre verbi: rimotivare, stimolare, precisare. Rimotivare gli organismi di partecipazione ecclesiale che sono espressione della comunione della Chiesa: “So bene – ha detto l’Arcivescovo – che a volte i consigli ci sono e funzionano bene, ma anche che a volte ci sono e non funzionano bene o addirittura non ci sono. Il Vescovo viene per stimolare questi organismi e non per rimproverare nel caso non ci siano”. Stimolare, perché si creino occasioni di incontro di dialogo: “Vedo già infatti – ha detto ancora il Cardinale – che l’organizzazione di questi incontri mette in movimento le parrocchie e i vicariati”. 
Precisare quali devono essere lo stile e gli obiettivi dei consigli pastorali.

Obiettivi del consiglio pastorale vicariale
In particolare, il consiglio pastorale vicariale non vuole assolutamente sostituirsi alla parrocchia, il ‘campanile’ rimane il segno del radicamento della Chiesa nel territorio. Il suo principale obiettivo è stimolare e far crescere il senso della comunione ecclesiale delle comunità del territorio. 
La pastorale non deve essere programmazione, ma è questione di fede in Gesù e amore a Cristo e alla Chiesa; il mondo di oggi, infatti, non ha bisogno di organizzazione ma di comunità più sante, non bisogna puntare solo sull’efficienza.
Ma come può il consiglio raggiungere il suo scopo? Con l’aiuto reciproco nella via della santità; inoltre, siccome si può amare solo ciò che si conosce, il consiglio deve favorire la conoscenza delle diverse realtà territoriali. Ancora, l’Arcivescovo ha ricordato la necessità di diffondere l’idea che è necessario stare vicino ai sacerdoti, ma non perché sono pochi, ma perché è il compito di ogni battezzato: “Mi aspetto che attraverso i consigli pastorali vicariali si crei l’anima del vicariato, non che si facciano chissà quali attività…; Il consiglio pastorale vicariale deve creare l’anima del vicariato e preparare il domani” – ha affermato l’Arcivescovo. Ancora, il Cardinale ha espresso alcune precisazioni su quello che deve essere lo stile del consiglio vicariale chiamato, prima di tutto, a rendere lode al Signore: “Deve essere sempre un’esperienza ecclesiale – ha detto Bagnasco -; ogni consiglio deve aiutare a vivere l’esperienza della Chiesa; non deve essere percepito soltanto come luogo di organizzazione, lo scopo non è quello, ma semmai di comunicazione della fede; non deve essere un lacrimatoio, ma proprio a partire dalla lode al Signore, non deve essere luogo di critica e polemica, ma semmai di proposta. 
Infine, non deve essere un luogo utopistico dove si vogliono realizzare cose impossibili”. 
Consiglio Pastorale Affari Economici
L’Arcivescovo ha quindi dedicato l’ultima parte del suo intervento al consiglio per gli affari economici, un organismo di tipo tecnico, ma che deve avere ugualmente un orizzonte pastorale e lavorare anch’esso per la salvezza delle anime. 
Purtroppo cresce la complessità amministrativa che i parroci si trovano ad affrontare, le risorse economiche diminuiscono sempre di più e i giovani devono ancora crescere molto nel senso di appartenenza alla Chiesa. Il Cardinale ha voluto lasciare a chi opera in questo settore alcune indicazioni molto pratiche: fare molta attenzione all’impiego delle risorse; crescere nella trasparenza della contabilità; prestare attenzione alla rendicontazione di ogni uscita. Inoltre, il CPAE non deve firmare un bilancio senza averlo analizzato prima collegialmente
L’Arcivescovo ha quindi chiesto di sforzarsi per creare un rete di nuovi volontari: è importante, infatti, esprimere qualche altro volontario che voglia farsi carico di singole pratiche fino alla loro risoluzione e conclusione. In questa logica, la Curia invierà un incaricato laico che possa esaminare i bilanci con i singoli consigli.

Laura Ferrero
Ecco le date dei prossimi consigli pastorali vicariali
CALENDARIO VISITE DELL’ARCIVESCOVO NEI CONSIGLI PASTORALI VICARIALI
Martedì 21 novembre: Oregina
Martedì 6 febbraio: Centro Ovest
Mercoledì 7 febbraio: Centro Est
Venerdì 16 febbraio: Castelletto
Martedì 27 febbraio: Carignano-Foce
Mercoledì 28 febbraio: Albaro
Giovedì 8 marzo: San Martino-Valle Sturla
Venerdì 9 marzo: San Fruttuoso
Giovedì 22 marzo: Cornigliano
Venerdì 23 marzo: Sestri Ponente
Martedì 17 aprile: Pegli
Mercoledì 18 aprile: Pra’-Voltri-Arenzano
Venerdì 20 aprile: Sampierdarena
Giovedì 26 aprile: Rivarolo
Venerdì 27 aprile: Bolzaneto
Mercoledì 2 maggio: S. Olcese-Serra Riccò
Giovedì 3 maggio: Pontedecimo-Mignanego
Mercoledì 16 maggio: Campomorone
Giovedì 17 maggio: Valle Scrivia
Mercoledì 30 maggio: Gavi
Giovedì 7 giugno: Marassi-Staglieno
Martedì 12 giugno: Medio-Alto Bisagno
Mercoledì 13 giugno: Quarto
Martedì 19 giugno: Quinto-Nervi
Mercoledì 20 giugno: Bogliasco-Pieve-Sori
Venerdì 22 giugno: Recco-Uscio-Camogli
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