Solennità di N.S. della Guardia. L’Arcivescovo: “La Madonna ci aiuti di amare la fede ricevuta dai padri”

“Per Genova tornare al Santuario della Guardia è respirare aria di casa”. Queste le parole con cui il Cardinale Angelo Bagnasco ha esordito nell’omelia pronunciata lunedì 29 agosto al Santuario della Guardia nella S. Messa solenne.
“Ognuno viene con un fascio di speranze – ha detto l’Arcivescovo – ma anche di preoccupazioni per sé e per i propri cari”. Non dimenticando di ricordare le vittime del terremoto che nei giorni scorsi ha colpito il Centro Italia ha sottolineato: “Se ci affacciamo al balcone del mondo, vediamo scenari che inquietano e addolorano, come il terribile sisma di questi giorni: preghiamo per le molte vittime e i moltissimi sfollati. Preghiamo perché lo scoraggiamento non abbia il sopravvento mai”.
Dov’è la nostra fede? Essa genera l’uomo nuovo: ma noi crediamo a questa novità? “La fede è l’incontro con il vivente – ha detto l’Arcivescovo – ed Egli opera in noi con le mani del suo Spirito”.
“Chiediamo alla Madonna – ha concluso – di non avere paura di rientrare in noi stessi, di dire che vogliamo una società diversa basata sulla nostra storia di fede e di cultura. Ella ci aiuti ad amare la fede che abbiamo ricevuto dai nostri padri”.
Al termine della S. Messa. Mons. Marco Doldi, Vicario Generale, ha rivolto al Card. Bagnasco gli auguri e il ringraziamento della Diocesi ricordando il decimo anniversario dal suo insediamento come Arcivesvovo di Genova avvenuto proprio il 29 agosto 2006.

Leggi il testo integrale dell'omelia dell'Arcivescovo della S. Messa della vigilia (28 agosto)

Leggi il testo integrale dell'omelia dell'Arcivescovo della S. Messa  della solennità (29 agosto)

Leggi il testo integrale dell'omelia dell'Arcivescovo della S. Messa del pomeriggio (29 agosto)

 

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