Sinodo, il cammino è cominciato, la Diocesi sta organizzando il “biennio dell’ascolto”

Il “cammino” sinodale della Diocesi di Genova è già cominciato! La maggior parte dei referenti locali indicati dalle parrocchie, dalle associazioni, dai movimenti e dalle famiglie religiose ha risposto prontamente alla proposta lanciata dal Vescovo lo scorso sabato 16 ottobre nell’incontro che si è svolto allo stabilimento Postel.

Molti degli intervenuti a quell’incontro non si conoscevano fra loro, benchè appartenenti allo stesso vicariato.

Già da questa settimana, i referenti si stanno invece riconoscendo come “compagni di viaggio”, si stanno tessendo incontri, ci si sta chiedendo come attrezzarsi per proseguire il cammino, in adesione a quanto si sta compiendo in tutta la Chiesa universale come proposto dal Papa.

Sono già in via di calendarizzazione una ventina di incontri fra l’Equipe diocesana predisposta per la formazione e gli stessi referenti per il Sinodo.
I primi due incontri si sono svolti il 23 e il 24 ottobre, e si protrarranno fino a novembre, per l’inizio dell’Avvento.

Questi primi incontri in calendario sono dedicati soprattutto a “sperimentare” in prima persona il metodo di ascolto, come hanno già fatto negli scorsi mesi gran parte dei sacerdoti della diocesi durante gli incontri del Vescovo nelle zone pastorali.

Il metodo non si esaurisce con la semplice raccolta delle risposte di un questionario.

Si tratta di organizzare incontri a piccoli gruppi (10-11 persone) per svolgere un focus group.

E’ uno strumento di consultazione e ascolto molto efficace perché basato sulle interazioni tra le persone del gruppo.

Si stimola la creatività e l’originalità dei partecipanti e si riescono a ottenere risultati che non emergerebbero in una normale riunione o durante una intervista individuale o nella compilazione di un questionario.

Il confronto con gli altri, inoltre, può consentire anche una riflessione sulle proprie idee personali e portare alla formazione di nuove visioni condivise ed essere, pertanto, già un momento di crescita individuale.

Dopo aver sperimentato questo metodo di ascolto, i referenti locali, a loro volta, lo trasmetteranno negli incontri che organizzeranno nei prossimi mesi nei loro gruppi e realtà di vita.

Angela Testi

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