Era dai tempi del Covid che i seminaristi liguri non vivevano una giornata insieme. L’idea è nata alla CEL (Conferenza Episcopale Ligure) che ha lanciato l’idea, capace anche di sospendere per un giorno le lezioni all’Istituto di Teologia . E così Giovedi 9 Maggio tutti i seminaristi delle sette diocesi Liguri si sono ritrovati a Savona, al Santuario della Misericordia, per vivere una giornata insieme.
All’inizio il rettore del Santuario Don Gianni Laiolo ha presentato brevemente la storia del Santuario, iniziata con una apparizione a un contadino del posto a inizio del cinquecento, in un triste periodo per Savona causato dai genovesi, la cui scure vendicativa si era appena abbattuta sulla città.
Poi don Enrico Gatti, rettore del Seminario di Albenga ha tenuto una bellissima meditazione su Maria e la vita affettiva del prete. Meditazione ricca di spunti anche concreti sulla vita del prete e sulla sua relazione col mondo femminile. Maria viene presa a esempio ma non solo, come vera e propria figura che si affianca alla vita del prete e la rende più completa, più viva, vera. La relazione con Maria per un prete diventa così fondamentale per evitare di diventare come dice Papa Francesco a più riprese dei veri “zitelloni” tutti presi a sfruttare la comodità della vita celibataria e rifuggendo relazioni vere e profonde specie con la parte femminile del mondo. Inevitabile anche l’incombere della festa della mamma, la relazione del prete con la propria mamma tema assai delicato perché non sempre si hanno delle “mamme Margherita” stile don Bosco ma spesso mamme preoccupate assai della salute dei figli, senza contare che sono presbiteri donati alla Chiesa, Madre ma madre di tutti i battezzati. Terminata la meditazione è stata celebrata l’Eucarestia, presieduta dal metropolita Mons. Tasca e dai vescovi liguri Mons. Palletti (La Spezia) Mons. Devasini (Chiavari) Mons. Marino (Savona) Mons. Borghetti (Albenga) Mons. Suetta (Ventimiglia). Assente giustificato ma rappresentato dal suo rettore Mons. Marini vescovo di Tortona. Con loro molti rettori liguri, alcuni formatori e in totale 35 seminaristi liguri. Chilo più chilo meno.
Dopo le foto di rito si è condivisa l’agàpe fraterna nel seminario di Savona dopodiche è stata offerta una bellissima presentazione della cattedrale di Savona, del museo diocesano e degli appartamenti o meglio della storia di Papa Pio VII famose esule a Savona, obbligato da Napoleone. Tema indubbiamente interessante la relazione tra la Chiesa e Napoleone visto il costante crescere di aspiranti Napoleoni nel panorama Mondiale.
Nel tardo pomeriggio l’esperienza si è conclusa. Per i seminaristi l’occasione di conoscere bene Savona ma non solo; sapere che non si è soli nel cammino è un gran bel passo.
Ed è bene riprendere le relazioni strette fra tutti visto anche la spinta che viene da Roma di unirsi, di non lasciare che esistano piccoli seminari con talmente poche presenze da impoverire pure le relazioni; il Papa ha più volte richiamato in vari interventi e discorsi ai seminari italiani la necessità di unire le forze di formare significativi gruppi che sappiano essere reale vita comune.
Una volta chi era autosufficiente snobbava gli altri ma oramai è più conveniente unirsi, stringersi all’unisono; del resto a breve così sarà per gli studi fra chierici e laici; perché non provare tra seminaristi di varie diocesi? Per ora godiamoci la giornata annuale e poi il cammino si farà vivendo.
Don Fully Doragrossa
Rettore Seminario Arcivescovile