D al 2 al 5 aprile si terranno in Seminario a Genova le giornate di formazione per i formatori dei seminari interregionali, (tra questi gli ex seminari pontifici). Titolo delle giornate è: “Gettate le vostre reti”, sottotitolo: “Formare presbiteri in una chiesa missionaria e sinodale”. Il Seminario di Genova è dentro questo gruppo di lavoro in quanto è interdiocesano perché accoglie i seminaristi di La Spezia e Albenga.
Papa Francesco ha chiesto alla Chiesa intera con la Evengelii Gaudium una conversione missionaria.
Le ‘Ratio’ a vario livello sulla formazione dei Presbiteri hanno recepito questo appello e nella bozza approvata dalla Cei all’ultima Assemblea di novembre 2023, al capitolo primo intitolato, non a caso: “Formazione dei presbiteri in una Chiesa missionaria”, dopo aver per l’ennesima volta ricordato che la vocazione Presbiterale nasce da quella battesimale – “La natura e la missione dei presbiteri è da intendersi all’interno della Chiesa, Popolo di Dio, Corpo di Cristo e Tempio dello Spirito Santo, al cui servizio essi consacrano la loro vita” – la Ratio recita così: “La spiritualità del prete è connotata interiormente dal suo discepolato a Cristo e dalla sua dedizione alla Chiesa, unificati dalla premura missionaria di trasmettere il Vangelo agli uomini”.
Più avanti, al punto 4 viene ripreso il concetto: “In questo straordinario cambiamento d’epoca, quanto sta avvenendo anche nel contesto italiano richiede al ministero presbiterale di assumere sempre più decisamente una caratterizzazione missionaria”.
Nelle giornate per i formatori dei seminari si parlerà, dunque, di quali esperienze offrire nella Formazione iniziale (non si parla quasi più di “Seminario” ma proprio così, di formazione iniziale, per sottolineare che la formazione sarà, dovrà essere permanente) per formare Presbiteri missionari.
Sostenuti dunque dai documenti della Chiesa chiediamoci insieme cosa vuol dire che il ministero presbiterale deve assumere una caratterizzazione missionaria.
