Seconda Convocazione Zonale della Famiglia. Domenica 10 maggio alla Santissima Annunziata del Vastato – GUARDA IL VIDEOSERVIZIO

Si è svolta la seconda Convocazione Zonale della Famiglia, nel pomeriggio di Domenica 10, presso la Basilica della Santissima Annunziata del Vastato.

Hanno risposto alla “convocazione” 500 persone provenienti dalle comunità parrocchiali dei vicariati di Carignano-Foce, San Fruttuoso, San Teodoro, Oregina, Centro Ovest, Centro Est e di Castelletto, accompagnate da una folta rappresentanza di sacerdoti. Un pomeriggio di testimonianza che ha visto alternarsi il racconto di vita di 5 coppie di sposi, moderato dalla giornalista Michela Bellenzier, alla presenza del Card. Angelo Bagnasco, che ha proposto riflessioni e considerazioni in chiave di lettura delle sei sfide lanciate in occasione della Convocazione Diocesana della Famiglia, svoltasi l'anno scorso.

Un momento di condivisione sulle difficoltà di essere coppia, ma anche sulla bellezza di essere famiglia, su quanto forte sia l’amore coniugale con testimonianze di gioia e di riscatto fecondo, anche dalle crisi e dai travagli più profondi.

“Siamo condannati ad amare – ha ricordato il Cardinale, durante l’omelia – Essere chiamati all’amore nelle sue diverse forme, significa abbracciare una via di obbedienza. Una delle menzogne più ricorrenti – ha proseguito – che fa strage, soprattutto nei giovani, è che l’amore sia solo facilità, solo slancio e mai sacrificio. Menzogna che porta a illusione e delusione perché l’amore è conquista continua mirata a superare i nostri confini per incontrare l’altro e gli altri.”

Insegniamo ai ragazzi che la famiglia proviene della Trinità, che è elevata da Cristo a grandezza sacramentale e grembo fecondo dell’amore. I coniugi sono chiamati ad un'opera di creazione in cui Dio è l'artefice, ma di cui la coppia è partecipe e collaboratore. I figli sono generati da questo amore, invocati e desiderati, mai pretesi – ha proseguito il Cardinale, invitando alla preghiera per tutte le famiglie diocesane e per coloro che sognano di diventarlo”.

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