Viaggio a Barbiana

L’Arcidiocesi di Genova, a mezzo del nostro Ufficio Scuola, e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Genova, lo scorso anno 2023, in occasione del centenario della nascita di don Lorenzo MIlani ha indetto il concorso “Il sapere serve solo per darlo – con don Lorenzo Milani per la scuola del futuro”.

Potevano partecipare gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado, gruppi ed associazioni con aderenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni.

Gli autori dei migliori elaborati sono stati premiati lo scorso 12 dicembre a Palazzo Ducale con la possibilità di vivere una giornata a Barbiana, nel segno di don Milani.

Riportiamo di seguito le loro impressioni.

Il giorno 28 febbraio 2024 ci siamo recati a Barbiana, come premio del concorso vinto lo
scorso trimestre, ma soprattutto come culmine di un percorso didattico alla scoperta di una
figura importante e complessa quale è Don Lorenzo Milani.
La possibilità di vedere da vicino i luoghi nei quali Don Milani operava e le sue modalità di
insegnamento ci hanno permesso di comprendere realmente l’entità del lavoro di Don Milani.
In particolare abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare esperienze e testimonianze dirette di
due dei suoi ex alunni Giampaolo e Fiorella.
Oltre alle loro personali e dettagliate testimonianze raccontateci con una tenerezza e un
entusiasmo commoventi, ciò che questa esperienza ci ha lasciato è l’eredità di un uomo che
ha compreso il valore della scuola come riscatto storico e sociale, che ha visto e valorizzato
la potenzialità dei ragazzi indipendentemente dalle loro condizioni particolari di vita.
Questo è tutt’oggi l’insegnamento di Don Milani: concepire la scuola non come un obbligo,
ma un’opportunità da cogliere in maniera attiva per il nostro futuro, senza mai perdere di
vista il passato e gli sforzi di chi ha lottato per permettere a tutti l’Istruzione.

Rita 5C Liceo Andrea D’Oria

 

Com’era la vita a Barbiana? Dura, faticosa. Quella salita…roba da rimanere analfabeti, a pensare di farla tutti  i giorni, con la pioggia e con la neve. E però: “Quella casella in mezzo al nulla, secondo me ci si viveva bene. Senza tante voci, senza tante persone…quelle librerie piene di libri, ordinati, quelle cartine fatte da loro: era tutto magico”.

I nostri ragazzi sono sempre connessi con il mondo, hanno accesso a tutte le informazioni che desiderano, sono letteralmente sommersi dal rumore di fondo, non conoscono il silenzio ma l’ansia sociale da disconnessione sì, la conoscono bene. I nostri alunni hanno avuto l’opportunità di assaporare lo sforzo, il dolore e la fatica, la scomodità e il premio: la scuola di Barbiana, la casetta, come l’hanno chiamata. Hanno intravisto la natura del rispetto nei loro confronti, la presa di coscienza che solo lo studio consente di “non farsi fregare”. Hanno intuito la forza di un metodo, quello di insegnare ai più piccoli per imparare a essere chiari, di creare il proprio materiale di studio, per comprenderlo appieno e rispettarlo sempre. Hanno sentito nell’aria il profondo significato della frase “Signore, li ho amati più di te”.

Garrè Claudia sc. sec. I gr. I.C. Casella plesso Montoggio 2C

Confrontandoci tra compagni, possiamo dire di aver trascorso una giornata ricca di emozioni.

Sicuramente il luogo e l’incontro con gli ex alunni di Don Milani ci hanno aiutato ad approfondire sempre di più questa figura di educatore, visionario di un modello di scuola che vorremmo anche noi oggi, fatta di conoscenza e in seguito di esperienza.

La stessa passione che Don Milani sapeva trasmettere ai suoi ragazzi, l’abbiamo percepita anche noi.

I loro racconti ci hanno fatto vivere il grande amore che il priore provava per i suoi ragazzi, e che ogni insegnante ancora oggi dovrebbe provare per svolgere questo ruolo al meglio.

La cosa che ci ha colpito maggiormente durante la salita alla scuola di Barbiana, è stato vedere come la formazione di un giovane debba passare sia attraverso la conoscenza della Costituzione che alla conoscenza del Vangelo.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno permesso di vivere questa esperienza.

Gli alunni della classe 3A Scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri di Sestri

 

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