Domenica 8 gennaio 2017

Cari Genitori,         è tempo di iscrivere i vostri figli alla scuola per il prossimo anno. Nel vostro amore, volete il meglio possibile per loro, e questo a prezzo di sacrificio. La vita dimostra che il benessere ha la sua importanza, ma non rende veramente felici: nonostante agio, cultura, relazioni, lavoro, serpeggia una diffusa insoddisfazione che colpisce anche le giovani generazioni.         Si parla spesso di una certa “fragilità” che rende difficile resistere nelle difficoltà della vita, alle quali nessuno può sottrarsi. E’ segno – fra l’altro – di uno smarrimento interiore che nasce dal non riuscire a fare sintesi, a ordinare  le conoscenze, le emozioni, le esperienze, i sentimenti che formano il nostro mondo personale. La ricchezza e la complessità dell’esistenza, se non è armonica, diventa dispersione, disorientamento. Non si può vivere spaesati! Anche il ricco mondo della scuola – con le conoscenze e competenze che offre – chiede un punto di sintesi, perché il giovane non diventi un’ “enciclopedia”, ma una persona matura.         L’insegnamento della religione cattolica, anche per la sua valenza culturale, può essere per tutti un momento di chiarificazione e di equilibrio: i suoi contenuti, la sua lunga storia, il continuo confronto con le civiltà, sono un riferimento necessario per comprendere il tempo e la società che abitiamo, uno strumento per il dialogo con tutti. Per questo vi invito a scegliere l’ora di religione con convinzione e fiducia, affinché i valori universali, che essa illustra nei loro contenuti e nelle loro ragioni, possano diventare stimolo del pensare e del vivere.        Vi ringrazio per l’attenzione: vi ho scritto queste righe come vostro Pastore, avendo a cuore il domani dei vostri figli, ricchezza per voi e per tutti. Vi saluto con stima e vi auguro ogni bene, mentre vi ricordo nella preghiera.  Genova, 6 Gennaio 2017.   Card. Angelo Bagnasco Arcivescovo di Genova
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