Pubblichiamo il testo del Messaggio della Presidenza della Cei sulla scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica per l’anno scolastico 2020/2021:
Cari studenti e cari genitori,
nei prossimi giorni, procedendo all’iscrizione al primo anno dei diversi ordini e gradi di scuola,
sarete chiamati a scegliere se avvalervi dell’Insegnamento della religione cattolica (IRC).
Si tratta di una scelta importante, che vi permette di partecipare alla costruzione del percorso
educativo offerto dalla scuola. È infatti uno spazio di libertà e di responsabilità quello che avete
davanti, un modo per sentire ancora più vostro il cammino di crescita umana e culturale che state
compiendo o accompagnando.
Questo è vero in particolare per i giovanissimi che iniziano la scuola secondaria di secondo grado,
ma vale anche per gli altri studenti e per i genitori, tutti protagonisti nel dare forma a quella
“alleanza educativa” che è l’IRC in Italia. Alla presenza e alla qualificazione di tale insegnamento,
infatti, partecipano lo Stato, nei suoi organismi centrali e territoriali, la Chiesa, le singole scuole,
con gli insegnanti e i dirigenti, le famiglie e gli alunni stessi, mediante scelte consapevoli da cui
emerge il loro essere “cittadini” nella e della scuola. Anche per questa ragione l’IRC costituisce
un’esperienza di grande rilievo nel panorama formativo, in quanto espressione di un “patto
condiviso” fra enti e persone diverse, un patto stretto per il bene dei ragazzi e dei giovani e, di
conseguenza, della società intera. Un patto che non li vede solo destinatari ma coinvolti in prima
persona.
Scegliere è un verbo che esprime maturità e interesse. È un verbo essenziale per progredire nel
cammino della vita. Lo ha ricordato papa Francesco parlando agli studenti di una scuola, durante il
suo viaggio apostolico nel Bahrein: “Non esiste una vita senza sfide da affrontare. E sempre, di
fronte a una sfida, come davanti a un bivio, bisogna scegliere, mettersi in gioco, rischiare,
decidere. Ma questo richiede una buona strategia: non si può improvvisare, vivendo solo di istinto
o solo all’istante!”. Per imparare a scegliere – ha aggiunto il Papa – occorre “affinare lo sguardo
interiore, imparare a giudicare le situazioni, a cogliere l’essenziale” e “lavorare sul cuore”, così da
non restare indifferenti o mostrarsi insofferenti agli altri, ma reagendo “con un nuovo sogno di
fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole”.
Siamo certi che avvalersi delle opportunità offerte dall’Insegnamento della religione cattolica a
scuola aiuti a camminare nelle direzioni indicate da papa Francesco, anche grazie alla presenza di
quei professionisti qualificati e autentici educatori che sono gli insegnanti di IRC, a cui vogliamo
esprimere sincera gratitudine. Con questi pensieri e sentimenti, dunque, vi rinnoviamo l’invito ad
avvalervi dell’Insegnamento della religione cattolica, per una scuola che guarda alla crescita
integrale della persona e per una cultura generatrice di dialogo e di pace.
LA PRESIDENZA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Roma, 15 novembre 2022