Sono trascorsi dieci anni dalla nascita dell’associazione “Scienza&Vita”, che avvenne nel periodo del referendum sulla fecondazione assistita (2005), e che moltissimo si adoperò, in piena comunione con la CEI, nella promozione di una visione antropologica e scientifica che impedisse il sottoporre la vita umana alla triste logica referendaria. Celebre divenne lo slogan “sulla vita non si vota”, che molte persone sensibilizzò, e che molti persuase a scegliere la saggia via dell’astensione, con conseguente mancato raggiungimento del quorum. L’attività di Scienza&Vita, in questi dieci anni, è continuata, svolgendo un’attività scientifica al servizio della verità dell’essere umano. “Solo l’alleanza tra scienza e vita – afferma il manifesto fondativo- offre il fondamento stabile e oggettivo per una società capace di porre al proprio centro la dignità intrinseca ad ogni essere umano in tutte le fasi della sua esistenza, e in particolare quand’è più vulnerabile: all’inizio e alla fine del ciclo vitale, come anche nella malattia, nella debolezza e nella disabilità”.
Nei giorni scorsi, il 29-30 maggio 2015, per celebrare i dieci anni dell’associazione, si è tenuto a Roma il suo Convegno Nazionale “Quale scienza per quale vita?”, che ha visto la partecipazione di illustri esponenti del mondo della scienza e della cultura (alcuni dei quali ex-presidenti di Scienza&Vita), fra i quali Paola Binetti, Lucio Romano, Maria Luisa Di Pietro, Domenico Dalle Foglie, Luisa Santolini, Massimo Gandolfini (già apprezzatissimo relatore di uno dei recenti appuntamenti genovesi del ciclo “Cattedrale aperta”) e altri.
Il pubblico, molto numeroso, era composto dalle più diverse categorie di persone: insegnanti, studenti, medici, avvocati, e molti altri.
Dopo l’introduzione, affidata alla presidente Paola Ricci Sindoni, i lavori hanno avuto inizio con la lectio magistralis del Cardinale Angelo Bagnasco, incentrata in modo particolare sull’insegnamento biblico in materia di vita, sulla vita come bene umano fondamentale, sulle molteplici insidie alla vita stessa (tra le quali l’ideologia del gender), e sulla scienza a servizio dell’uomo.
Dopo una preziosa tavola rotonda intitolata “Scienza&Vita tra passato e futuro: la parola ai past-president”, e animata dai suddetti esperti, il pubblico ha potuto partecipare ad approfondimenti tematici e momenti di condivisione, scegliendo tra otto diversi gruppi tematici, guidati da medici, scienziati, bioeticisti, giuristi e studiosi di diverse discipline:
1) Ti amo per sempre: Formarsi ai legami affettivi .
2) Non solo giocattoli: Bambini, medicina e bioetica.
3) La mia vita è mia: Essere vivi fino alla morte.
4) Tutti a scuola! Genitori & docenti, insieme per educare.
5) La vita nelle nostre mani: Medicina Etica & Ricerca.
6) Tic tac… tic tac…: Fertilità e sessualità femminile.
7) Essere o non Essere: La persona alla luce dei nuovi traguardi delle neuroscienze.
8) La naturalezza della Vita: Sogno, incubo o desiderio.
Al termine del lavoro, sono state presentate le riflessioni-chiave emerse da ogni gruppo.
Il convegno ha avuto una conclusione straordinaria e splendida: l’Udienza privata con Sua Santità papa Francesco, che ha voluto rivolgere all’associazione “Scienza&Vita” parole di grande stima e sostegno: “Il vostro servizio a favore della persona umana è importante e incoraggiante. Infatti la tutela e la promozione della vita rappresentano un compito fondamentale, tanto più in una società segnata dalla logica negativa dello scarto. Per questo, vedo la vostra Associazione come delle mani che si tendono verso altre mani e sostengono la vita.(…) Per tutelare la persona voi ponete al centro due azioni essenziali: uscire per incontrare e incontrare per sorreggere (…)”.
In una Sala Clementina davvero gremita, il Santo Padre ci ha impartito la Sua benedizione, e ha salutato volentieri il comitato direttivo dell’associazione, ma anche altre persone presenti tra il pubblico.
Paolo Pero
SCARICA LA RELAZIONE INTEGRALE DEL CARDINALE BAGNASCO