Questa mattina in Cattedrale è stata trasmessa attraverso un maxischermo appositamente predisposto la Santa Messa esequiale del Santo Padre Francesco.
«In comunione con tutta la Chiesa abbiamo vissuto insieme questo momento così particolare», ha detto Mons. Marco Doldi, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Genova. «La preghiera di questi giorni non si esaurisce oggi, ma continua con intensità e commozione. Continuiamo a chiedere la vicinanza di Papa Francesco alla Chiesa e al mondo».
Da Roma, dove ha preso parte alle esequie del Pontefice, Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova, ha condiviso questa sua riflessione:
«Oggi in Piazza San Pietro abbiamo dato l’ultimo saluto a Papa Francesco, un pontefice che ha saputo parlare a tutti, e lo dimostra non solo la grande partecipazione alle sue esequie ma anche la presenza di tanti che nei giorni scorsi si sono messi in fila per rendergli omaggio.
Non ne potremo dimenticare la grande personalità e presenza di spirito, che lo hanno accompagnato anche nei momenti più difficili a conclusione della sua vita terrena. Come ricordato nell’omelia dal Cardinale Re, il Papa ha saputo condurre e accompagnare la Chiesa in questa epoca di cambiamento che stiamo attraversando, con attenzione al nuovo e con sensibilità ai problemi del nostro tempo, con un particolare impegno per gli ultimi.
La scelta di chiamarsi Francesco come il Santo di Assisi è un appello, per me molto caro, alla fraternità e alla solidarietà umana, nella certezza che, come diceva sempre il Papa, nessuno di noi può salvarsi da solo.
Il suo Magistero così come i suoi gesti di umanità, prossimità e vicinanza rimarranno nella mente e nel cuore di tutti.
Oggi non abbiamo solo pregato ancora una volta per Papa Francesco come lui ci ha chiesto sempre, ma abbiamo anche la certezza che ora è lui a pregare per noi, per la pace, per la Chiesa, per il Mondo intero».