Con la celebrazione dell’Ora Terza in San Lorenzo sono iniziate, domenica 24 giugno, le celebrazioni per la solennità di San Giovanni Battista, Patrono della Diocesi e della Città.
Al termine, l’Arcivescovo ha presieduto la S. Messa, concelebrata dai Canonici della Cattedrale. Dinnanzi all’altare, la grande arca contenente le ceneri del Santo precursore, esposte alla venerazione dei numerosi fedeli.
Nell’omelia, il Card. Bagnasco, facendo memoria del Battista, ha indicato nella sua figura “l’alba del nuovo mondo” e “un modo nuovo di stare nel mondo vecchio, anche se quest’ultimo uccide il Profeta”. L’Arcivescovo ha poi invitato a riflettere sulla risposta che diede il Battista a Erode, fermandosi davanti alla porta della sua libertà: “Voi siete nel mondo ma non siete del mondo”.
Il modo vero per amare il mondo è parlargli di Dio e offrirgli il Vangelo.
Il Battista è un esempio da seguire perché ci ricorda lo scopo della vita umana.
Il desiderio spasmodico di liberarci dalle sventure e di soddisfare i desideri ci aumenta il malessere e l’angoscia. Bisogna invece chiedersi il perché della nostra origine, senza considerarsi un incidente della storia.
Perché vivere pienamente se tutto è destinato al nulla, come la visione nichilista contemporanea ci invita a fare? La celebrazione della Liturgia non è una lezione di vita, ma è la vita: se ci lasciano trasportare dal vento dello spirito, nel culto ci rigeneriamo alla vita poiché facciamo esperienza dell’incontro con Dio. Come Giovanni, che ha vissuto su di sè fino alla morte la sua fede.
Prima della benedizione finale, l’Arcivescovo ha annunciato per domenica 21 ottobre la celebrazione per i 900 anni della Cattedrale, consacrata da Papa Gelasio, con la conclusione del Giubileo diocesano.
Nel pomeriggio la solenne processione con l'Arca contenente le ceneri del Battista fino al Poto Antico con la benedizione del mare e della Città.
Leggi il testo integrale dell'omelia del Cardinale Arcivescovo della S. Messa del mattino
Leggil il testo integrale dell'omelia del Cardinale Arcivescovo al termine della processione.