Sabato 7 novembre si svolge l’ultima delle convocazioni zonali della famiglia. Il Cardinale nel pomeriggio incontra le famiglie dei vicariati di Marassi-Staglieno e della Media-Alta Valbisagno.
L’incontro è stato preparato come una grande festa: vengono presentate testimonianze di operatori pastorali e di famiglie che dicono l’impegno che nei due vicariati si svolge quotidianamente o settimanalmente per dare supporto alle famiglie in difficoltà e per la formazione cristiana alla vita affettiva e al matrimonio. È stato preparato un canto appositamente scritto e musicato per l’occasione, due cori parrocchiali eseguono canti polifonici del loro repertorio e un gruppo teatrale offrirà un breve sketch sul tema della famiglia. L’attore Mauro Pirovano presenta l’evento.
La festa giunge a conclusione del cammino del secondo anno pastorale dedicato alla famiglia e vuole offrire a tutti un’occasione per conoscere in che modo le Chiese della Valbisagno cercano di dare una risposta concreta alle sei sfide indicate dall’Arcivescovo: Educazione affettiva dei bambini e degli adolescenti, preparazione al meglio dei fidanzati al matrimonio, sostegno all’amore della coppia nella crisi, crescita dell’impegno sociale della famiglia, sostegno alle persone separate, aiuto alle famiglie in difficoltà economica.
La giornata del 7 novembre è stata preparata da lungo tempo: a marzo una commissione si è messa al lavoro per realizzare la struttura dell’incontro e via via si è entrati sempre più nel dettaglio. Un lavoro svolto non senza dubbi o perplessità, ma portato avanti con costanza e impegno. I primi frutti della Convocazione si possono già dire raccolti: due Vicariati vicini che hanno lavorato come una unità pastorale; i responsabili dei tre centri d’Ascolto presenti sul territorio si sono prodigati per dare indicazioni precise sul loro operato; i gruppi di cantori e i cori parrocchiali hanno lavorato insieme per concordare i canti sia per l’incontro che per l’animazione della S. Messa; le coppie guida dei vari incontri di formazione per i fidanzati in vista del Matrimonio si sono scambiati idee e incoraggiati.
In breve si può dire che già il lavorare insieme per la preparazione della festa zonale della famiglia ha creato la consapevolezza di essere chiamati come Chiesa presente sul territorio ad essere una famiglia sempre più grande, capace di abbracciare tutti, dove ognuno deve potersi sentire a casa propria, accolto e, se necessario, sostenuto e aiutato, senza che per questo debba sentirsi a disagio.
Il messaggio che si vuol dare a tutte le famiglie attraverso la preparazione e la giornata di festa è che lavorando insieme, impegnandosi ciascuno in prima persona e ascoltando, capaci di accettare reciprocamente le idee di altri, si può fare molto, si può fare meglio e ottenere cose belle. Alla Santa Messa viene portata presso l’altare un’icona della Santa Famiglia di Nazareth per chiedere per tutte le famiglie, per le parrocchie (famiglie di famiglie) e per i Vicariati (famiglia di Chiese vicine) la grazia di crescere nell’unità ad immagine della Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. Si chiede cioè a Dio Padre, per la forza dell’Eucaristia, che ogni comunità possa essere un bene in sé, per essere un vero dono di Dio per il mondo. Anche l’immagine disegnata per essere il simbolo della Festa della Famiglia della Zona Valbisagno lancia questo messaggio: padre, madre e figli stretti in un gioioso abbraccio attorno all’Eucaristia danno un senso tanto di sicurezza, quanto di tenerezza e diventano come un sole nel cielo capace di riscaldare il mondo.Il nuovo anno pastorale è già iniziato e vedrà la diocesi impegnata a crescere su grandi temi: si concluderà l’anno della Vita Consacrata, si apriranno le porte dell’Anno Santo della Misericordia e si celebrerà a Genova il Congresso Eucaristico Nazionale. La festa della Famiglia del 7 novembre sarà non solo un bel modo di concludere un cammino, ma anche una grande occasione per incominciare insieme, fortificati nell’unità, una nuova strada di Grazia.
L’incontro è stato preparato come una grande festa: vengono presentate testimonianze di operatori pastorali e di famiglie che dicono l’impegno che nei due vicariati si svolge quotidianamente o settimanalmente per dare supporto alle famiglie in difficoltà e per la formazione cristiana alla vita affettiva e al matrimonio. È stato preparato un canto appositamente scritto e musicato per l’occasione, due cori parrocchiali eseguono canti polifonici del loro repertorio e un gruppo teatrale offrirà un breve sketch sul tema della famiglia. L’attore Mauro Pirovano presenta l’evento.
La festa giunge a conclusione del cammino del secondo anno pastorale dedicato alla famiglia e vuole offrire a tutti un’occasione per conoscere in che modo le Chiese della Valbisagno cercano di dare una risposta concreta alle sei sfide indicate dall’Arcivescovo: Educazione affettiva dei bambini e degli adolescenti, preparazione al meglio dei fidanzati al matrimonio, sostegno all’amore della coppia nella crisi, crescita dell’impegno sociale della famiglia, sostegno alle persone separate, aiuto alle famiglie in difficoltà economica.
La giornata del 7 novembre è stata preparata da lungo tempo: a marzo una commissione si è messa al lavoro per realizzare la struttura dell’incontro e via via si è entrati sempre più nel dettaglio. Un lavoro svolto non senza dubbi o perplessità, ma portato avanti con costanza e impegno. I primi frutti della Convocazione si possono già dire raccolti: due Vicariati vicini che hanno lavorato come una unità pastorale; i responsabili dei tre centri d’Ascolto presenti sul territorio si sono prodigati per dare indicazioni precise sul loro operato; i gruppi di cantori e i cori parrocchiali hanno lavorato insieme per concordare i canti sia per l’incontro che per l’animazione della S. Messa; le coppie guida dei vari incontri di formazione per i fidanzati in vista del Matrimonio si sono scambiati idee e incoraggiati.
In breve si può dire che già il lavorare insieme per la preparazione della festa zonale della famiglia ha creato la consapevolezza di essere chiamati come Chiesa presente sul territorio ad essere una famiglia sempre più grande, capace di abbracciare tutti, dove ognuno deve potersi sentire a casa propria, accolto e, se necessario, sostenuto e aiutato, senza che per questo debba sentirsi a disagio.
Il messaggio che si vuol dare a tutte le famiglie attraverso la preparazione e la giornata di festa è che lavorando insieme, impegnandosi ciascuno in prima persona e ascoltando, capaci di accettare reciprocamente le idee di altri, si può fare molto, si può fare meglio e ottenere cose belle. Alla Santa Messa viene portata presso l’altare un’icona della Santa Famiglia di Nazareth per chiedere per tutte le famiglie, per le parrocchie (famiglie di famiglie) e per i Vicariati (famiglia di Chiese vicine) la grazia di crescere nell’unità ad immagine della Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. Si chiede cioè a Dio Padre, per la forza dell’Eucaristia, che ogni comunità possa essere un bene in sé, per essere un vero dono di Dio per il mondo. Anche l’immagine disegnata per essere il simbolo della Festa della Famiglia della Zona Valbisagno lancia questo messaggio: padre, madre e figli stretti in un gioioso abbraccio attorno all’Eucaristia danno un senso tanto di sicurezza, quanto di tenerezza e diventano come un sole nel cielo capace di riscaldare il mondo.Il nuovo anno pastorale è già iniziato e vedrà la diocesi impegnata a crescere su grandi temi: si concluderà l’anno della Vita Consacrata, si apriranno le porte dell’Anno Santo della Misericordia e si celebrerà a Genova il Congresso Eucaristico Nazionale. La festa della Famiglia del 7 novembre sarà non solo un bel modo di concludere un cammino, ma anche una grande occasione per incominciare insieme, fortificati nell’unità, una nuova strada di Grazia.
Fernando Primerano