Giovedì 19 marzo, nella solennità di San Giuseppe, è stata celebrata in Cattedrale la S. Messa per il mondo del lavoro presieduta dal Cardinale Arcivescovo e concelebrata da Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare e dai Cappellani del lavoro.
Erano presenti le autorità civili, le autorità militari, rappresentanti dei sindacati, Società Operaie Cattoliche con le bandiere sociali, associazioni ecclesiali, associazioni di categoria e molti lavoratori.
Nell’omelia il Cardinale Arcivescovo ha sottolineato che la famiglia e il lavoro sono “i cardini senza i quali la persona si trova senza identità e dignità”.
E’ possibile, secondo il Cardinale Arcivescovo, resistere alla tentazione del malcostume, oggi purtroppo sempre più dilagante, per permettere al Paese e allla nostra città di “rinascere e imporsi nonostante le difficoltà e le prove”.
Ma occorre “cambiare qualcosa e presto”! Creare reti, impedire l’azione di depauperimento del tessuto produttivo sul nostro territorio, avere un progetto preciso su cosa vogliamo che Genova sia, sostenere i giovani affinchè per lavorare non siano costretti a emigrare all’estero: sono alcuni dei punti toccati dall’Arcivescovo che, durante le visite nelle aziende dei giorni scorsi, ha sentito difficoltà e problemi, ma anche clima di fiducia e di coraggio: “Compatti si diventa capaci di qualunque sacrificio – ha detto il Cardinale – perchè si guarda avanti, alla meta, e insieme si lotta per raggiungerla”.
“Le centrali oscure del potere mondiale – ha concluso – vogliono disgregare ogni senso di appartenenza sociale, culturale, religiosa, coscienti che nell’appiattimento e nell’isolamento generale si manovra meglio. Ma non per il bene del popolo!
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