Eminenza Reverendissima,
siamo giunti al termine di questa solenne Celebrazione Eucaristica in onore di San Giovanni Battista, Patrono dell’Arcidiocesi e di Genova. Lei dal portone della Cattedrale ha, appena, impartito con le Ceneri del Precursore la Benedizione alla città, al porto e al mare e noi tutti siamo ora protetti e incoraggiati nelle nostre responsabilità.
Prima di tornare alle nostre abitazioni vorremmo restare ancora un momento con Lei per richiamare gli anni trascorsi insieme e rinnovarLe il nostro grazie. Tutti avremmo un ricordo da condividere, tutti avremmo il desiderio di dirLe una parola e anche di abbracciarLa. Lo facciamo attraverso la consegna di questo semplice dono, che vorremmo da oggi Le parlasse di noi, sua famiglia. Abbiamo scelto una croce pettorale, segno della dignità episcopale. La croce non è un ornamento, ma è il simbolo prezioso della nostra fede, il segno visibile e materiale del legame con Cristo, nostro Salvatore.
In questa croce ci siamo tutti: vescovi e sacerdoti genovesi, diaconi, religiosi e consacrate, seminaristi, fedeli. Le chiediamo: quando la porterà, si ricordi di noi e di tutti coloro di cui è stato Vescovo in questi anni. Alcuni sono già in Cielo! Con questa croce saremo sempre sul suo cuore, anzi ‒ ne siamo certi fin da ora ‒ saremo nel suo cuore, nella sua preghiera di lode e di intercessione. Tra qualche giorno, al termine dell’Ordinazione episcopale dell’Arcivescovo eletto Marco, che insieme a Lei attendiamo con gioia, consegnerà a lui il pastorale, la nostra storia e il governo dell’Arcidiocesi. Da quel momento si ritirerà, ma non ci lascerà, perché i padri restano sempre nella casa.
La Croce gloriosa del nostro Redentore risplenderà ancora a lungo, Eminenza, sul suo cuore di maestro e di pastore.
Le vogliamo bene!
Mons. Marco Doldi
Vicario Generale