“Siamo riuniti in questa occasione per ‘dire grazie’ a tutti coloro, consacrati e laici, che, con sacrifici, hanno contributo al felice svolgimento dell'evento storico, ma soprattutto, di grazia e di fede, la Visita del Santo Padre a Genova, superando le difficoltà nella prospettiva straordinaria dell’incontro con Papa Francesco; un incontro che smuovesse in noi i sentimenti più nobili, i propositi più santi e che rigenerasse amore per Gesù e amore per la chiesa di cui tutti facciamo esperienza nella realtà concreta”.
Questo il saluto di ringraziamento volto al Comitato organizzativo, Enti, Istituzioni, Autorità, volontari presenti in Cattedrale, Venerdì 16 giugno alle ore 18.30 per la celebrazione dell S. Messa di ringraziamento per la visita del Santo Padre, recentemente svoltasi.
“Difficile sintetizzare il ricco messaggio del Santo Padre ma, alcune parole lo riassumono, al meglio: orizzonte; prendere il largo, con coraggio; ancorarsi in Dio. Genova ha bisogno di ancorarsi in Dio per guardare al futuro. Un passaggio affidato ai credenti, ai cristiani: noi – ha proseguito il Cardinale – ci dobbiamo ancorare in Dio, non solo come comunità ma anche come città” nella sua globalità.
Per uscire da un impasse sociale, economica e morale è necessario avere un traguardo cui mirare, “l’orizzonte di Dio.. è certamente il primo.”
“Bisogna credere di più: lavorare assieme – ha proseguito il Cardinale – si pensi ai consigli pastorali, a quelli vicariali. Si lavori per recuperarli e rianimarli perché in queste occasioni di lavoro pastorale condiviso c’è il nucleo del futuro”. “In questa cura maggiore, vedo, – ha aggiunto il Cardinale – quell’aspetto più ampio di orizzonte di cui parlava il Santo Padre. Ma tocca a noi non perdere la quota dopo che Papa Francesco ci ha messo ali più grandi. Percorriamo la rotta indicata invocando l’intercessione di Maria Regina di Genova”.