Domenica 22 marzo l’Arcivescovo ha celebrato nella Chiesa dell’ospedale San Martino la S. Messa a porte chiuse in segno di vicinanza ai malati di coronavirus e al personale medico e sanitario che li assiste. La celebrazione è stata trasmessa in diretta su Primocanale.
Nell’omelia ha sottolineato che solo uniti possiamo resistere e preparare il domani e che “il virus non deve arrivare ai nostri cuori”.
“Rinasceremo più uniti e più saggi – ha detto ancora l’Arcivescovo – ci accorgeremo che avremo riscoperto ciò che vale, e che smaschera la vanità diffusa, l’apparenza, la smania della chiacchiera inutile e vuota. Ne usciremo risorti perché più umili”.
IL TESTO INTEGRALE DELL’OMELIA