Sabato 10 ottobre alle ore 18,00 è in programma una celebrazione eucaristica ad un anno dall’alluvione. La Messa viene celebrata da Mons. Marco Doldi, Vicario Generale nella parrocchia Diecimila Martici Crocifissi di Via Canevari 34 (Borgo Incrociati)
Ci si ritrova quindi in uno dei territori coinvolti – nella parrocchia di Borgo Incrociati – in rappresentanza di tutti i quartieri danneggiati. Si pregherà insieme in suffragio di Antonio Campanella, si ricorderanno le sofferenze di tanti e quanto è stato fatto per superarle.
Questo anniversario non è dunque una semplice ricorrenza ma una tappa del cammino comune che, come Chiesa, si desidera porre davanti a Dio e trasformare in un’occasione di nuove e più profonde relazioni di cittadinanza.
QUANTO E’ STATO FATTO DALLA CHIESA DI GENOVA
In questo anno la Chiesa di Genova ha accompagnato il travaglio dei cittadini, nelle loro case e nei loro negozi, e ha sostenuto la loro tenacia con aiuti economici e con attenzione pastorale, attraverso la Caritas Diocesana, i Centri di Ascolto Vicariali e i sacerdoti dei singoli vicariati colpiti. Ha censito i bisogni e ha destinato le offerte ricevute a 173 famiglie (oltre 535 mila euro), a 290 esercenti (oltre 644 mila euro), a 15 strutture sociali e socio-pastorali (oltre 168 mila euro); ha riservato 50 mila euro come fondo di garanzia presso la Fondazione Antiusura “S. Maria del Soccorso” e la Commissione Emergenza Famiglie per le situazioni di grave difficoltà economica che non potevano accedere a normali prestiti bancari o che erano a rischio usura. Infine, ha avviato ‘servizi segno’ nelle zone colpite dall’alluvione, che vogliono essere un contributo alla riattivazione sociale, con il coinvolgimento dell’intera comunità ecclesiale del territorio. Tra gli altri: gli alloggi sociali presso la Maddalena in Centro Storico, un centro distribuzione viveri a Voltri, la Mensa di S. Quirico in Valpolcevera di prossima apertura, le paratie antiallagamento per i negozi di Borgo Incrociati.
Ci si ritrova quindi in uno dei territori coinvolti – nella parrocchia di Borgo Incrociati – in rappresentanza di tutti i quartieri danneggiati. Si pregherà insieme in suffragio di Antonio Campanella, si ricorderanno le sofferenze di tanti e quanto è stato fatto per superarle.
Questo anniversario non è dunque una semplice ricorrenza ma una tappa del cammino comune che, come Chiesa, si desidera porre davanti a Dio e trasformare in un’occasione di nuove e più profonde relazioni di cittadinanza.
QUANTO E’ STATO FATTO DALLA CHIESA DI GENOVA
In questo anno la Chiesa di Genova ha accompagnato il travaglio dei cittadini, nelle loro case e nei loro negozi, e ha sostenuto la loro tenacia con aiuti economici e con attenzione pastorale, attraverso la Caritas Diocesana, i Centri di Ascolto Vicariali e i sacerdoti dei singoli vicariati colpiti. Ha censito i bisogni e ha destinato le offerte ricevute a 173 famiglie (oltre 535 mila euro), a 290 esercenti (oltre 644 mila euro), a 15 strutture sociali e socio-pastorali (oltre 168 mila euro); ha riservato 50 mila euro come fondo di garanzia presso la Fondazione Antiusura “S. Maria del Soccorso” e la Commissione Emergenza Famiglie per le situazioni di grave difficoltà economica che non potevano accedere a normali prestiti bancari o che erano a rischio usura. Infine, ha avviato ‘servizi segno’ nelle zone colpite dall’alluvione, che vogliono essere un contributo alla riattivazione sociale, con il coinvolgimento dell’intera comunità ecclesiale del territorio. Tra gli altri: gli alloggi sociali presso la Maddalena in Centro Storico, un centro distribuzione viveri a Voltri, la Mensa di S. Quirico in Valpolcevera di prossima apertura, le paratie antiallagamento per i negozi di Borgo Incrociati.