E' già il secondo anno che la pastorale del mondo del lavoro propone una iniziativa spirituale più approfondita ai collaboratori che vogliono investire un po' del loro tempo nel loro personale cammino. Si tratta del ritiro al Santuario della Madonna della Guardia.
Secondo il collaudato schema inaugurato nell'anno della Fede, il ritiro si svolge nel primo fine settimana di aprile, con appuntamento al Santuario per la sera del venerdì.
L'incontro è iniziato con la recita dei Vespri, la cena e un incontro di riflessione legato alla Dottrina Sociale della Chiesa nel dopo cena. Quest'anno l'ing. Giori, A.D. di ASG Superconductors, basandosi sulla sua esperienza col Consiglio di indirizzo di Siemens in Svizzera, ci ha parlato dei modi di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende in Germania. Questo tema è molto interessante per i laici cristiani, infatti anche la Caritas in Veritate suggerisce che proprio con un maggiore coinvolgimento di tutte le parti interessate, nelle decisioni di investimento e di sviluppo dell'azienda, si possa superare la posizione attuale della economia e della finanza, che non sono sufficientemente legate al loro fine primario, e cioè l'uomo, e la società, e fanno riferimento solo agli azionisti. Scrive Papa Benedetto XVI: “la gestione dell'impresa non può tenere conto degli interessi dei soli proprietari della stessa, ma deve anche farsi carico di tutte le altre categorie di soggetti che contribuiscono alla vita dell'impresa: i lavoratori, i clienti, i fornitori dei vari fattori di produzione, la comunità di riferimento”. (CV40)
E non possiamo dimenticare che questo coinvolgimento è previsto anche dall'art. 46 della Costituzione Italiana!
Al sabato mattina i partecipanti al ritiro si sono uniti al Pellegrinaggi diocesano del primo sabato del mese, animando con meditazioni appropriate il Santo Rosario, e hanno partecipato alla Santa Messa presieduta dal Cardinale, e concelebrata dai cappellani Mons. Luigi Molinari, don Gian Piero Carzino, don Alessandro Campanella, don Mario Passeri, don Massimiliano Moretti, don Enrico Ciangherotti e don Luca Livolsi.
Dopo la Messa, Sua Eminenza ha dettato una meditazione per i partecipanti al ritiro. Il tema affrontato, in linea con l'anno Diocesano della Famiglia, è stato il decisivo ruolo educativo che essa può svolgere se è presente e operante. Anche con la esigente richiesta ai figli di collaborare con le proprie capacità al suo funzionamento: se il papà e la mamma con il loro lavoro retribuito o meno, contribuiscono alla famiglia e sui guadagnano il diritto di utilizzarne i beni, i figli, anche nell'età scolare, hanno un lavoro da compiere, ed è quello di impegnarsi nello studio, con alto senso del dovere.
A questo momento è seguito un incontro con i cappellani del lavoro, in cui i partecipanti hanno potuto condividere le loro riflessioni. E dopo la recita dell'Ora media il ritiro si è concluso con il pranzo in fraternità.
Hanno pernottato presso il Santuario una ventina di persone. Ad esse, sia alla sera del venerdì che al mattino del sabato si sono uniti altri lavoratori, che per vari motivi non hanno potuto fermarsi durante anche la notte.
Don Gian Piero Carzino