Lunedì 14 agosto, nel quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi, ancora una volta Genova si è fermata per ricordare quel tragico evento costato la vita a 43 persone.
Alle ore 9 l’Arcivescovo ha presieduto la S. Messa nella chiesa di San Bartolomeo della Certosa: “Siamo qui oggi per vivere insieme questo ricordo che ci accomuna e che accomuna tutta la città – ha detto durante l’omelia – Siamo chiamati insieme a cercare di dare delle risposte e a stare vicino a chi attende giustizia”.
Intervenendo poi alla commemorazione presso la Radura della Memoria, Mons. Tasca ha sottolineato: “Oggi il calendario ricorda San Massimiliano Kolbe che morì ad Auschwitz. In una lettera bellissima parla della ferita dell’indifferenza e dell’insensibilità. Oggi siamo qui per testimoniare vicinanza a chi attende giustizia, qui insieme a noi. San Giovanni Paolo II disse ‘Padre Massimiliano ha dato un senso alla sua vita. La mia preghiera è che insieme riusciamo a dare un senso alla morte e alla sofferenza’. Queste parole non abbiano l’ultima parola”.