Si è svolta sabato 21 giugno la tradizionale processione del Corpus Domini presieduta dall’Arcivescovo. Dopo il canto dei vespri solenni, la processione della restaurata Arca con la Santa Eucaristia portata a braccia, è partita dalla chiesa di San Siro nel Centro Storico e, partecipata da sacerdoti, religiosi, religiose, associazioni, movimenti, istituzioni, forze armate e molti fedeli, ha concluso il suo percorso in Cattedrale dopo aver percorso Via Garibaldi, Via XXV Aprile, Piazza De Ferrarri e Via San Lorenzo. La processione è passata davanti a Palazzo Tursi e ad accoglierla è stato, in rappresentanza del Sindaco Marco Doria, il presidente del Consiglio comunale Giorgio Guerello.
Si sono alternati, nel sorreggere sulle spalle l’Arca con l’ostensorio, le confraternite, i sacerdoti, gli alpini e un gruppo di ragazzi appartenenti alle associazioni giovanili.
Durante il tragitto, l'Arca processionale è stata portata anche da una delegazione di lavoratori di alcune aziende genovesi, da un picchetto di militari della Marina Militare e da una delegazione degli uomini del Porto.
“L’Eucaristia è il sacramento dell’unità – ha sottolineato l’Arcivescovo nel suo discorso a conclusione della processione – che ci rende capaci di servire senza servirsi di chi ha bisogno per affermare noi stessi. Lasciamoci abitare da Gesù. Solo così Lui potrà operare sulla terra e far fiorire l’unità del nostro stare insieme, del pensare, dello sperare e del lavorare insieme, uniti, anche per il bene della nostra Genova”.
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