Il Cardinale Bagnasco ha presieduto il rito delle Ceneri mercoledì 10 febbraio in Cattedrale.
Nell'omelia ha inviato a un cammino quaresimale che sia la rinascita nella preghiera, nel digiuno e nelle opere di carità.
“La preghiera ci mette davanti a Dio e ci dice che non siamo pietre scaraventate a caso nel cieco universo, ma siamo un io di fronte al tu di chi ci ha pensati da sempre, ci ha chiamati per nome e ci ha cercati”.
“Nel digiuno, che è la rinuncia a qualcosa di buono e legittimo, tocchiamo la nostra libertà: scopriamo che ognuno è motlo più dei propri bisogni, necessità fisiche, gusti, tendenze”.
“L'elemosina, sinonimo di carità fraterna in tutte le sue forme, fa sperimentare che Dio ci ha fatti per essere insieme, che la vita si riempie quando è soesa per gli altri. Scopriamo che le relazioni con gli altri sono la condizione per essere veramente felici”.
Nell'omelia ha inviato a un cammino quaresimale che sia la rinascita nella preghiera, nel digiuno e nelle opere di carità.
“La preghiera ci mette davanti a Dio e ci dice che non siamo pietre scaraventate a caso nel cieco universo, ma siamo un io di fronte al tu di chi ci ha pensati da sempre, ci ha chiamati per nome e ci ha cercati”.
“Nel digiuno, che è la rinuncia a qualcosa di buono e legittimo, tocchiamo la nostra libertà: scopriamo che ognuno è motlo più dei propri bisogni, necessità fisiche, gusti, tendenze”.
“L'elemosina, sinonimo di carità fraterna in tutte le sue forme, fa sperimentare che Dio ci ha fatti per essere insieme, che la vita si riempie quando è soesa per gli altri. Scopriamo che le relazioni con gli altri sono la condizione per essere veramente felici”.
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