Da venerdì 19 a domenica 21 maggio saranno quasi 900 i ragazzi partecipanti al tradizionale pellegrinaggio a Roma dei cresimati e cresimandi accompagnati dall’Arcivescovo mons. Marco Tasca. L’evento, che si svolge ogni anno nel mese di maggio, è l’occasione per i tanti ragazzi della diocesi di Genova che ricevono il sacramento della Confermazione di visitare i luoghi dove sono nate le prime comunità cristiane.
Sono oltre 70 le parrocchie della diocesi – da Arenzano a Camogli, dalla Valle Lemme a Bargagli – che si muoveranno su 17 pullman verso la capitale italiana. Il Sabato mattina, all’interno delle mura della Città del Vaticano i ragazzi incontreranno papa Francesco per un saluto e poi all’interno dei Giardini avranno un momento di catechesi con l’Arcivescovo emerito di Genova Card. Tarcisio Bertone e padre Maurizio Botta della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Roma.
«Credo sia davvero una bella esperienza – afferma mons. Marco Tasca – per tutti questi ragazzi poter partecipare a questo pellegrinaggio sulle orme dei primi cristiani. Con il Sacramento che hanno appena ricevuto, o riceveranno a breve, diventano testimoni e sono chiamati a raccontare la bella storia del Vangelo e allo stesso tempo a continuare a costruirla nella loro vita».
«Il pellegrinaggio a Roma per i cresimati e cresimandi è ormai una tradizione della nostra diocesi – aggiunge don Gianfranco Calabrese, vicario episcopale per l’annuncio del Vangelo e la missionarietà – che anno dopo anno ha assunto un particolare significato. I ragazzi e le catechiste attendono questo momento che è un momento di crescita spirituale e culturale oltre che essere un’occasione di festa per tutti».
«La preparazione è stata lunga – conclude don Matteo Firpo, coordinatore dell’ufficio Catechesi – ma posso dire che c’è grande entusiasmo da parte di tutti i partecipanti. Il sacramento della Cresima fa diventare ogni ragazzo discepolo e testimone e questo pellegrinaggio vuole essere un incoraggiamento per ciascuno a vivere come Gesù ha insegnato e mostrarne la bellezza a tutti».