La sorgente è l'Eucaristia, ha ricordato il cardinale, riferendosi anche al Congresso Eucaristico vissuto da poco che porta in dote questa iniziativa dei giovani. Infine un invito per tutti è quello di pensare alla S. Messa quotidiana, e alla confessione frequente per non cadere nel rischio di stancarsi e staccarsi dalla sorgente per rimanere così un torrente che porta acqua a tutti. Provare per credere, fatelo con Gioia”.
Sedendosi in mezzo ai ragazzi ha ascoltato e guardato la presentazione dei gruppi di lavoro, 12, che dovranno impegnarsi in diversi ambiti: la comunicazione, il lavoro, l'università, la scuola, il servizio a chi è in difficoltà, l'estate, le feste, l'evento finale, la preghiera, i momenti diocesani, lo sport e la città e la catechesi.
I gruppi si sono formati lasciando libertà a ciascun giovane di scegliere la tematica che sentiva più coinvolgente e all'interno di ciascuno si sono aggiunti almeno un sacerdote e una suora come punto di riferimento. Una volta che si sono formati i gruppi, più o meno grandi in base alle tematiche, il lavoro è stato innanzitutto quello di permettere a tutti di conoscersi, di creare nuovi legami, per sentirsi uniti in questo lavoro, e affrontare poi una parte più laboriosa in cui si analizzavano le prime idee e ragionamenti, con un appuntamento da fissare per rivedersi e diventare operativi entro il 20 di ottobre. La cena condivisa e consumata nei gruppi è stato un momento conviviale per aumentare il senso di comunione tra i giovani Infine concluso il tempo dei gruppi, si è concretizzato quello che l'Arcivescovo aveva detto ad inizio serata, spostandosi in chiesa e dedicando il momento finale all'Adorazione Eucaristica: con testi e canti improntati sulla missione è stato il momento è stata l'occasione durante la quale si è affidato l'impegno e il lavoro di ciascun giovane in questo anno perché possa vivere e trasmettere il Vangelo con Gioia Piena.