L’Arcivescovo, all’avvicinarsi del S. Natale, si rivolge ai ragazzi del catechismo e alle loro famiglie per far giungere il suo augurio. Far conoscere Gesù, il segno più grande di Dio, Dio stesso, è il dono più bello che possiamo fare ai nostri ragazzi e alle nostre famiglie.
Attraverso le parole del Vangelo secondo Luca, che ci presenta l’angelo che per annunciare la nascita di Gesù si rivolge ai pastori, il Vescovo ci invita a cercare i segni dell’Amore di Dio nella nostra vita e diventare noi stessi angeli e segni di Dio fidandoci e affidandoci a Lui.
“Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un salvatore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”.
Carissimi genitori e ragazzi,
queste parole del vangelo secondo Luca le ascolteremo durante la Messa della notte di Natale. Sono le parole rivolte ai pastori da un angelo. È sempre un angelo a portare gli annunci più belli e gioiosi.Quest’angelo lascia un segno per poter trovare il Salvatore. Ogni uomo è segno di Dio perché Dio abita in ognuno di noi. Il mondo è un Suo grande segno perché è Lui che ha fatto il cielo e la terra, le stelle e il mare, gli animali e le piante. E poi quanti segni nella nostra vita! E’ bello a fine giornata cercare di pensare a quello che ci è successo e trovare tanti segni dell’amore di Dio; ripensare agli incontri, a quello che abbiamo ascoltato e visto e chiederci “forse Dio era là?” “mi sono accorto che mi parlava?”.
Ma il segno più grande è Gesù, il figlio di Dio. Gesù è un segno anche per noi e le nostre famiglie.
L’evangelista Luca non ci racconta con precisione come era fatta la stalla in cui era deposto Gesù; però ci indica solo due elementi: era avvolto in fasce ed era in una mangiatoia. Forse il vangelo ci vuole dare qualche aiuto per capire il segno: le fasce ritornano nello stesso vangelo, quando Gesù muore sulla croce, viene avvolto in un lino che sarà trovato nel sepolcro dopo la sua risurrezione. La mangiatoia è il contenitore per il cibo degli animali, il posto dove viene messo qualcosa che è da mangiare. Allora questo Gesù, che è il regalo di Dio per noi, che è Dio stesso che si fa regalo, viene per dare la vita per ciascuno di noi e per farsi mangiare da noi.
Il segno di Betlemme è quindi che Gesù è il regalo più bello che abbiamo ricevuto. Lui ci viene sempre incontro per darci la sua Vita e per toglierci quella fame profonda di pace e gioia che è in ogni essere umano.
Auguro a voi e alle vostre famiglie di trovare Gesù. Conoscere Gesù, fidarsi di lui e seguirlo cambia completamente la vita. E vorremmo che tante persone sole o tristi in questo Natale si sentissero dire da tutti voi ragazzi del catechismo: “Non essere triste, ti do una bella notizia: Gesù è qui con noi e ci vuole bene!”.
E facendo così, con la vostra bontà, anche voi diventerete un segno di Dio, un regalo di Dio.Buon Natale a tutti voi cari amici.
il vostro Vescovo Marco
In allegato la lettera in formato .pdf dell’Arcivescovo