Domenica 9 novembre si celebra nella nostra diocesi la Giornata Missionaria Mondiale preceduta dalla Veglia di preghiera e testimonianza presieduta dal Cardinale Arcivescovo venerdì 7 alle 20,45 in Cattedrale. Entrambe erano state rinviate per la concomitanza con la giornata diocesana di solidarietà per i tragici eventi alluvionali. Ci viene rivolto non solo l’invito ad una solidarietà verso le missioni sparse in tutta la terra ma a riscoprire che andare / uscire verso gli ultimi (poveri e peccatori) per noi cristiani non vuol dire solo andare verso i fratelli e le sorelle, ma scoprire che Dio è già qui, Lui accanto all’umanità.
Se le “periferie” sono il “luogo” dove si converte la Chiesa, andare verso le periferie (e abitarvi da poveri in mezzo ai poveri) significa far risuonare l’annuncio del Regno che libera il cuore e la vita e aprirsi alla continua conversione che ne deriva. Tra i vari e ricchi spunti offerti nel Messaggio per la Giornata, Papa Francesco ci ricorda che “I discepoli sono coloro che si lasciano afferrare sempre più dall'amore di Gesù e marcare dal fuoco della passione per il Regno di Dio, per essere portatori della gioia del Vangelo. Tutti i discepoli del Signore sono chiamati ad alimentare la gioia dell’evangelizzazione.
I vescovi, come primi responsabili dell’annuncio, hanno il compito di favorire l’unità della Chiesa locale nell’impegno missionario, tenendo conto che la gioia di comunicare Gesù Cristo si esprime tanto nella preoccupazione di annunciarlo nei luoghi più lontani, quanto in una costante uscita verso le periferie del proprio territorio, dove vi è più gente povera in attesa”.
Don Giandomenico Torre
Direttore Ufficio Missionario