Online i sussidi formativi

Le ferite degli abusi e le buone prassi sono gli argomenti dei primi due sussidi elaborati dai membri del Servizio Nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della CEI.

I sussidi, pensati per formatori, educatori ed operatori pastorali, vogliono essere – senza alcuna pretesa di esaustività – strumenti di studio e di primo approfondimento per coloro che, all’interno delle équipe regionali, diocesane o interdiocesane dei SRTM e SDTM, siano impegnati nella prevenzione di ogni forma di abuso in ambito ecclesiale.

In particolare il primo sussidio, a cura di Anna Deodato, p. Amedeo Cencini, d. Gottfried Ugolini, è dedicato alle ferite degli abusi, cercando di rispondere a domande necessarie: Dove accade l’abuso? Quando si verifica? Quali caratteristiche ha? E, soprattutto, quali sono le conseguenze per la vittima? Il testo si configura come un approccio pedagogico e divulgativo che possa aiutare educatori e operatori pastorali a comprendere la terribile realtà degli abusi. Ricordando a tutti che al centro e all’inizio di ogni riflessione e comprensione deve esserci accoglienza, riconoscimento, ascolto delle persone ferite.

Il secondo, realizzato da d. Gianluca Marchetti e d. Francesco Airoldi, mette in evidenza invece le buone prassi in parrocchia e nei luoghi comunitari, ossia quei modi di agire che sono la concreta espressione della cura e custodia dei più piccoli, ponendo al centro i bambini e valorizzando la corresponsabilità comunitaria attraverso la partecipazione e formazione degli operatori pastorali.

 

Proseguendo nell’attività di formazione e prevenzione, il Servizio Nazionale CEI per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili pubblica il terzo Sussidio: “La formazione iniziale in tempo di abusi”, a cura di padre Amedeo Cencini e del dott. Stefano Lassi.
“Il tempo che stiamo vivendo nella Chiesa impone una certa coraggiosa revisione delle nostre prassi formative all’ordinazione presbiterale come alla consacrazione religiosa. – spiegano i due autori – In particolare le sfide socio-culturali dell’attuale contesto antropologico e la piaga degli abusi sessuali, di potere e di coscienza all’interno della Chiesa stessa ci chiedono con urgenza di ripensare soprattutto gli ambiti della formazione umana (relazionale in genere, e affettivo-sessuale in particolare) e dell’identità ministeriale, all’interno d’una concezione integrale della formazione”.
Il Sussidio si propone quale strumento didattico-formativo, rivolto specialmente ai candidati agli ordini sacri e alla vita consacrata e ai loro formatori. Il testo, senza sostituirsi ai progetti formativi già in atto, vuole fornire materiale di riflessione, piste e indirizzi, specie sul piano psicopedagogico, per la didattica e la formazione in determinate aree, come orientamenti che nascono dall’esperienza e dalla riflessione sollecitata dagli eventi inquietanti della storia attuale ecclesiale, per metterli a disposizione dei formatori dei seminari e delle case di formazione religiose.

 

I sussidi sono liberamente e gratuitamente scaricabili 
   

 

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