Domenica 26 gennaio 2014 alle ore 10.30 ho fatto il mio ingresso ufficiale nella Parrocchia di Nostra Signora degli Angeli a Voltri.
Nato a Genova nel 1969, terzo di quattro figli maschi, ho fatto gli studi classici e la laurea in Giurisprudenza.
L'adolescenza e la giovinezza l'ho trascorsa nel Movimento Liturgico Giovanile con don Andrea Migliorini.
Dopo il servizio civile è iniziato un prolungato tempo di discernimento durante il quale ho iniziato a frequentare l'Istituto Superiore di Scienze Religiose; quindi sono entrato nei frati minori francescani nel 1998, completando gli studi nella Facoltà Teologica del Seminario Diocesano.
Dal 2003 al 2012 ho vissuto in una piccola fraternità sulle alture di Celle Ligure, facendo la professione solenne nel 2005 e l'ordinazione presbiterale nel 2008.
Questi anni sono stati caratterizzati da uno stile di vita familiare e semplice, con una intensa vita fraterna, e un'attenzione particolare all'accoglienza: la struttura abitativa leggera, la centralità alla Parola di Dio, il lavoro manuale e l'incontro con la gente e le sue fatiche sono gli ingredienti principali che mi hanno fatto crescere. Mi sono occupato di pastorale sanitaria (con i fratelli di Celle avevamo l'incarico della Cappellanìa presso l'Ospedale San Paolo di Savona) e soprattutto sono stato impegnato nell'ambito giovanile (sia per la mia famiglia religiosa, sia collaborando con la pastorale giovanile diocesana).
La chiamata in parrocchia mi ha colto di sorpresa, ma l'ho recepita come un invito a sperimentarmi in una realtà nuova. La celebrazione d'ingresso in parrocchia, presieduta da mons. Doldi, ha visto la partecipazione di molta gente in un clima di festa e di gioia.
I numerosi segni di cui è intessuta questa messa – la consegna della stola, l'invocazione dello Spirito Santo, la benedizione sul nuovo parroco, il rinnovo delle promesse sacerdotali, l'affidamento della chiave del tabernacolo e l'invito a presiedere dalla sede – sono tutti molto evocativi. Nell'omelia il Vicario Generale, dopo aver portato il saluto e la benedizione dell'Arcivescovo, rivolgendosi ai bambini e a tutti i presenti, ha manifestato la sensazione di trovarsi in una comunità giovane, non tanto per l'età anagrafica ma perché viva: l'esistenza di una fraternità di religiosi, tre dei quali dedicati a portare la presenza di Gesù e l'annuncio del Vangelo nei quartieri sulle alture di Voltri (CEP), già favorisce la testimonianza quotidiana.
Ha poi ricordato che il parroco è fratello maggiore e padre nei vari ambiti della vita ecclesiale: liturgico-sacramentale, formativa, caritativa e compagno di viaggio dell'esistenza di tutti i parrocchiani.
Nel saluto finale e nel ringraziamento ho riportato alcune parole di papa Francesco, tratte dall'Esortazione Apostolica Evangelii gaudium (al n° 28), che in questi mesi mi stanno particolarmente ispirando, e mi offrono un orizzonte luminoso per il lavoro pastorale che mi aspetta nei prossimi anni: “La parrocchia è comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario”. A lode di Cristo e del poverello san Francesco.
Padre Onofri