Mons. Tasca in Seminario ha predicato il ritiro d’Avvento al clero diocesano: “Ogni incontro è dono”

L’Arcivescovo ha offerto al Clero diocesano, giovedì 2 dicembre in Seminario, una intensa meditazione per accompagnare il Tempo di Avvento nel contesto del percorso sinodale ormai avviato.

L’Arcivescovo ha ricordato che lo scopo del Sinodo è l’evangelizzazione incentrata sull’ascolto e l’annuncio della Parola di Dio. Dopo aver meditato in altre occasioni sugli incontri narrati negli Atti degli Apostoli tra S. Pietro e Cornelio e tra il Diacono Filippo e l’eunuco, l’Arcivescovo ha messo a tema l’incontro tra Gesù e la donna samaritana.

Un incontro che non è “casuale” ma, come ogni incontro, è “dono” di Dio che permette di cogliere la “storia” che Egli sta compiendo in quella persona che si presenta al nostro ascolto.

Nell’episodio evangelico è certamente Gesù il protagonista, è Lui che prende l’iniziativa chiedendo il favore di darGli da bere: si può dire che da parte di Gesù ci sia un’accoglienza previa a qualsiasi iniziativa della donna. Proprio questo atteggiamento del Signore dispone quella donna samaritana all’ascolto. E’ lo “stile” scelto dal Salvatore: farsi bisognoso al pari degli uomini, per avere la possibilità di incontrarli nelle loro necessità e donare l’acqua che disseta per la Vita eterna.

L’uomo non sempre si rende conto che nei suoi bisogni terreni spesso si celano desideri più profondi che solo la Parola di Gesù può rivelare.

D’altra parte, l’acqua che Gesù dona non cambia le cose, ma rinnova il cuore umano: si può cogliere in ciò un nesso con il cammino sinodale, il cui scopo non è tanto di rinnovare delle strutture ma di condurre a conversione.

Riprendendo il brano evangelico, l’Arcivescovo ha rilevato come nella Samaritana permanga un fraintendimento sul vero significato delle parole di Gesù; ecco che, allora, il Signore intraprende un altro percorso per arrivare al cuore della donna, attraverso la considerazione della sua vita personale di convivente.  La Samaritana quindi, con stupore, riconosce in Cristo un Profeta al quale rivolgere quella domanda che le interessa particolarmente: “dove adorare Dio?”.

Qui si apre il grande orizzonte della novità portata da Cristo, anzi, Lui stesso è la novità, il nuovo Tempio dove adorare Dio. Ed Egli cerca “veri adoratori”, che riconoscano in Lui il primato di Dio sulla storia, su ogni cosa.

La Samaritana poi porta ai compaesani l’esperienza dell’incontro con Gesù: è una testimonianza discreta, dopo la quale ella si ritira, come fece il Battista dopo aver indicato l’Agnello di Dio.

In conclusione, l’Arcivescovo ha suggerito alcune domande sulla propria Fede: “Chi è davvero Gesù per me?”. “Come ci rapportiamo con Lui?”. “Facciamo fatica, anche come Sacerdoti, a parlare tra di noi delle nostre esperienze spirituali?”.

Quindi la preghiera, affinché il Signore doni la Grazia di saper accogliere le persone che incontriamo e di riuscire a scoprire la storia che Lui vuol fare con ciascuna di loro.

Un tempo prolungato di Adorazione Eucaristica ha concluso il momento spirituale della Giornata che è poi proseguita con un “ritorno” delle tematiche sinodali affrontate negli incontri vicariali di Zona, a cura dell’equipe diocesana sul Sinodo, ed inoltre con un resoconto dell’esperienza vissuta da chi ha partecipato alla recente Settimana Sociale a Taranto.

MDS

 

Sul canale YouTube de Il Cittadino è possibile rivedere il video integrale della meditazione dell’Arcivescovo

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