Domenica 8 febbraio 2015: una giornata di grazia per la Chiesa di Genova vissuta in preghiera e in comunione. San Lorenzo era gremita per l’ordinazione episcopale di Mons. Nicolò Anselmi, tante le persone in piedi o sedute sugli scalini degli altari della Cattedrale. Alla cerimonia hanno partecipato oltre 200 sacerdoti e numerosi prelati: Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, segretario della Conferenza Episcopale Italiana quando Mons. Anselmi era responsabile della pastorale giovanile nazionale; Card. Domenico Calcagno – presidente Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica – coordinante insieme a Mons. Alberto Tanasini, Vescovo di Chiavari; Mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia; Mons. Martino Canessa, Vescovo emerito di Tortona; Mons. Vittorio Francesco Viola, Vescovo di Tortona; Mons. Vittorio Lupi, Vescovo di Savona; Mons. Giulio Sanguineti, Vescovo emerito di Brescia; Mons. Luigi Ernesto Palletti, Vescovo di La Spezia; Mons. Guido Gallese, Vescovo di Alessandria; Mons. Paolo Giulietti, Vescovo Ausiliare di Perugia, predecessore di Mons. Anselmi come responsabile della pastorale giovanile nazionale.
La commozione e la vicinanza al nuovo pastore sono stati i sentimenti diffusi di tanti fedeli accorsi per pregare per il nuovo pastore e per esprimergli la gratitudine per tutto ciò che don Nicolò ha fatto per la diocesi in questi quasi 23 anni di sacerdozio (Mons. Anselmi, infatti, è stato ordinato presbitero il 9 maggio 1992 dal Cardinale Canestri). Ci sono i suoi giovani e quelli che giovani non sono più tanto, ma lo erano quando Nicolò ha mosso i suoi primi passi come sacerdote prima in parrocchia e poi come responsabile diocesano. Ci sono i fedeli delle parrocchie dove ha prestato il suo ministero, i rappresentanti di AGESCI e Azione Cattolica e delle tante associazioni con cui ha collaborato con una particolare attenzione ai più deboli, i suoi parrocchiani di N. S. delle Vigne, tanti sacerdoti, religiosi e religiose in uno spirito di straordinaria comunione. Per loro Mons. Nicolò è un amico, una persona cara, una guida spirituale. Ora un nuovo Pastore che ha bisogno delle preghiere di tutti. C'é la sua famiglia: la mamma Stefania e la sorella Maria Paola che abbraccia forte al termine della sua prima benedizione tra i fedeli della Cattedrale.