Nel Nuovo Testamento abbiamo due discorsi di addio, quello di Gesù e quello di Paolo. Non abbiamo altri discorsi di addio. È interessante sottolineare l’importanza che il Nuovo Testamento dà a questi episodi. Questo linguaggio pare che non sia molto abituale a Paolo. Perché nei suoi discorsi il soggetto è sempre Dio e ciò che Dio ha fatto.
In questo passo Paolo riflette sui rapporti tra lui e coloro che per tre anni egli ha guidato nella via di Dio. Mi pare che questo davvero sia un discorso adatto per chi, come presbitero, è chiamato a riflettere sui rapporti fra sé e coloro che per anni ha servito. Nei primi versetti Paolo si riferisce all’esperienza.
(testo integrale in allegato)