Venerdì 14 febbraio alla Sala Quadrivium si è svolto l’incontro sulla storia delle missioni diocesane

Venerdì 14 febbraio alla Sala Quadrivium si è svolto l’incontro “La bellezza della Missione”, organizzato dall’Ufficio Missionario diocesano, guidato da Don Paolo Benvenuto. L’incontro ha offerto l’occasione per presentare alla comunità diocesana la storia e la memoria delle Missioni diocesane in America Latina. Con il Cardinale Angelo Bagnasco, che ha sempre favorito e aiutato i missionari non solo concretamente ma anche con il continuo appoggio spirituale e con le sue visite alle Missioni, erano presenti anche Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausilirae, che ha recentemente visitato la missione di Cuba, e Mons. Marco Doldi, Vicario Generale. Inoltre vi erano tutti i sacerdoti che hanno avviato le missioni e operato a Santo Domingo e a Cuba dal lontano 1991. In apertura è stato ricordato don Lorenzo Lombardo, morto in terra di missione e sepolto nel giardino della casa misionera. Mons. Piero Parodi, vice rettore del Santuario della Guardia, ha ricordato l’avvio della missione di Santo Domingo da quando era Arcivescovo il Cardinale Giovanni Canestri; i primi missionari furono don Lino Terrile e don Giulio Boggi e poi, negli anni successivi, don Paolo Benvenuto e don Franco Buono. Accanto a loro le Suore Brignoline, il cui apporto fu prezioso, allora come per tutta la durata della Missione, e ancora oggi vi operano. Si cominciò portando avanti le comunità di base che erano già presenti e visitando i malati. Fu un lavoro impegnativo, nel sociale ma soprattutto nell’edificazione della Chiesa e nell’annuncio della Parola, con la gioia di vedere moltissime persone in un cammino di evangelizzazione e crescita di Chiesa. E poi, poco prima di restituire alla diocesi dominicana la Missione di Santo Domingo, ecco aprirsi quella di Cuba, 15 anni fa; fu un impegno ancora più difficile, perché nelle decadi precedenti era stata operata dal governo una sistematica cancellazione di tutto ciò che fosse di natura religiosa. Mons. Marino Poggi, Pro- Vicario Generale, fu il primo missionario a Cuba e ha ricordato ai presenti lo sgomento che provò nel trovarsi di fronte al nulla: la chiesa inagibile, la mancanza di alloggio, la cancellazione della memoria religiosa. Ma non si perse d’animo e piano piano il lavoro ha portato frutti. Dopo di lui la missione è stata portata avanti da Don Francesco Doragrossa, insieme con alcuni sacerdoti delle diocesi di Chiavari e di Savona. Don Doragrossa ha raccontato la difficoltà di raggiungere i villaggi dove non arrivano strade, l’ignoranza religiosa, appena mitigata dalla pervicacia di alcune donne. Eppure anche lì, dopo un po’, si è arrivati a celebrare i primi Battesimi e le prime Comunioni. La convivenza fraterna con i sacerdoti di Chiavari e di Savona è stata una testimonianza importante. D’altronde è stato Gesù a mandare i suoi apostoli e discepoli a due a due. Su questo concetto si è soffermato il Cardinale Arcivescovo, il quale, chiudendo l’incontro, ha ringraziato i missionari e ha espresso la sua riconoscenza al Cardinale Canestri che fece partire la prima Missione. Ha sottolineato l’importanza di riscoprire la fede come cosa sempre nuova e non di abitudine. Il denominatore comune, ha detto, è quello di risvegliare la coscienza nelle comunità e prima ancora in noi stessi, riscoprire la nostra fede per convertirci alla missione. Al termine dell’incontro, l’associazione Mesì Mesì Onlus ha offerto ai partecipanti l’apericena solidale a favore della missione di Cuba, dove ora opera Mons. Piero Pigollo. La Missione, come ha ssottolineato l’Arcivesvovo, è un dono per tutta la comunità diocesana: la preghiera e il sostegno concreto permettono di portare avanti il cammino.

Paola Longhi