Missionarietà: andare incontro agli altri!

Tante volte si chiede di raccontare un episodio di vita di Missione, condividendo esperienze di vita di realtà lontane e connesse a luoghi di sofferenza o di abbandono sociale, ma, oggi, raccontare “la missione” significa innanzitutto raccontare gli incontri quotidiani, le relazioni di amicizia, la vita di ogni giorno alla luce del Vangelo che dona consolazione in un orizzonte di eternità e di speranza.
Essere discepoli-missionari allora è andare incontro ai vicini come ai lontani, onorando e servendo Cristo nell’altro. La missione della Chiesa inizia nelle nostre diocesi dove incontrarsi e conoscersi diventa necessario e obbligatorio per vivere la chiamata alla missione della Chiesa .

L’incontro diventa “luogo” di amicizia e di dialogo in cui nasce la speranza/presenza in un Dio che non abbandona i suoi figli:
“Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma tu sarai chiamata Mio compiacimento
e la tua terra, Sposata,
perché il Signore si compiacerà di te
e la tua terra avrà uno sposo”. (Is 62)
In questi mesi l’Equipe Missionaria Diocesana sta procedendo a ri-costruire un rapporto con il territorio genovese per avere la fotografia aggiornata dell’apostolato missionario nella nostra Diocesi.

Nelle Foto: con le suore del Carmelo Apostolico presso la parrocchia di San Pio X e con il parroco don Matteo Pescetto, con Padre Biyu Games O.F.M. capp. responsabile del Sorriso Francescano, con le suore dell’Istituto don Daste di Sampierdarena, e con suor Donatella dell’Istituto Madri Pie Franzoniane di Sampierdarena