Il volto della Chiesa genovese è reso luminoso da una vivace presenza di Istituti religiosi, che nonostante la crisi vocazionale e la trasformazione della società per cui erano sorti, raccolgono ancora simpatia e seguito.
Negli incontri di questi mesi con le comunità parrocchiali e le famiglie religiose della Diocesi percepiamo sempre una grande accoglienza, unita alla consapevolezza di una comune chiamata a rivedere le varie strutture pastorali, sorte negli anni, adattandole a un nuovo approccio alla missione: “Oggi, è necessario un nuovo impulso all’attività missionaria della Chiesa per affrontare la sfida di annunciare Gesù e la sua morte e risurrezione. Raggiungere le periferie, gli ambienti umani, culturali e religiosi ancora estranei al Vangelo: questo è ciò che chiamiamo missio ad Gentes. Dobbiamo anche ricordare che l’anima della missione della Chiesa è la preghiera. In questo straordinario mese missionario – Scriveva Papa Francesco nell’ottobre del 2019 – preghiamo che lo Spirito Santo perché susciti può generare una nuova primavera missionaria per tutti coloro che sono battezzati e inviati dalla Chiesa di Cristo”
Leggiamo nei volti dei tanti che incontriamo segni di speranza e mai di scoraggiamento; non abbiamo trovato triste rassegnazione ma tanta voglia di lavorare insieme per trovare percorsi comuni per “essere Chiesa locale missionaria”.
L’incontro con sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose e laici è sempre vissuto con gioiosa serenità: con spirito autenticamente missionario l’ospite è accolto in un clima di cordialità e di festa.
Il dialogo è sempre fruttuoso, nella condivisione di quello che si sta realizzando, nelle proposte pastorali e nelle trasformazioni che si stanno effettuando per andare incontro, nella volontà del Signore, alle necessità che interpellano.
L’incontro con il diacono Massimo Franzi responsabile della “Stella Maris” si è svolto in un clima di amicizia e di fraternità. Il 25 gennaio 1932 a Genova nasce l’Apostolato del Mare in Italia affidata dal Cardinale Minoretti alla Società di San Vincenzo de Paoli; dopo aver occupato alcuni spazi limitrofi al porto (ricordiamo la prima sede in Via del Molo attiguo alla Chiesa di S. Marco) nel 1954 venne inaugurata la nuova sede in Piazza Dinegro e successivamente nel 2000 il card Dionigi Tettamanzi inaugurava, nei pressi della Chiesa abbaziale di San Teodoro, l’attuale sede della Stella Maris.
La pandemia ha certamente rallentato il servizio pastorale -come per tutte le associazioni e Parrocchie -ma l’entusiasmo e la capacità del diacono Massimo, hanno supportato e proseguito con i tanti volontari il servizio verso i marittimi che attraccano a Genova con proposte miranti ad una assistenza religiosa e con il collegamento con gli armatori e gli operatori del porto: una missione che guarda il mare e che trova nell’intercessione a Maria Santissima Stella del Mare l’auspicio che vegli sui naviganti.
La settimana scorsa è stata arricchita anche dall’incontro con suor Fiorella Mioda, superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Corso Sardegna, eredi di un sognatore, don Bosco e di una donna audace madre Mazzarello servono la Chiesa con la gioia per l’educazione verso i giovani . Una grande missione che abbiamo riletto nelle parole di Sr. Fiorella per cercare vivere in rete ed educare in una società iperconnessa. Abbiamo colto una grande gioia di esserci per la chiesa locale con il carisma Salesiano per costruire – con i tempi e modi possibili – un legame missionario per realizzare l’essere discepoli missionari oggi; nel pomeriggio abbiamo incontrato 4 suore davvero speciali! Presso la parrocchia di S. Maria Assunto del Serro, vicino a San Quirico, abbiamo incontrato le Suore Missionarie Serve della Parola che da poco sono arrivate a Genova, prima sede in Italia della loro congregazione: una missione che ama, una comunità che serve, una famiglia che annunzia e celebra i misteri, una Parrocchia a vocazione popolare, cioè aperta, che vive nel popolo.
Don Francesco di Comite