Il 21 novembre, memoria liturgica della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, giornata Pro Orantibus in cui la Chiesa prega per coloro che il Signore ha chiamato alla vita contemplativa, abbiamo ripreso il pellegrinare del Cenacolo Missionario nelle parrocchie della diocesi, unendoci in preghiera con la comunità delle sorelle Clarisse Cappuccine del Monastero del Santissimo Sacramento in via Domenico Chiodo.
Con la recita del rosario missionario dove abbiamo posto nelle mani di Maria Santissima tutti i continenti affinché, con il suo materno sguardo, possa intercedere per i nostri fratelli, che nel mondo intero vivono nella fragilità, nelle ferite profonde della guerra, nella solitudine e carestia ricordando in modo particolare le persone che spendono la loro vita al servizio dei più piccoli e dei più indifesi arrivando al dono più grande di sé del dare la propria vita per la vita delle persone che il Signore ha affidato loro.
In questo luogo, padre Achille Boccia ha ricordato come una claustrale, Santa Teresa di Lisieux, sia la patrona delle missioni e dei missionari, lei testimone dell’amore di Dio per il mondo intero.
“La preghiera è il fondamento e la forza di tutto il nostro agire” ha detto padre Achille “Nella preghiera quotidiana, contemplando il Signore, a Lui presentano persone e avvenimenti, affidati alla loro intercessione”.
Durante la celebrazione Eucaristica abbiamo accolto con gioia la testimonianza dell’esperienza missionaria che ha vissuto Alice quest’anno in Kenya. Ha condiviso alcuni momenti che hanno segnato questo tempo di servizio vissuto a Nairobi, di questo ricevere il centuplo contemplando il volto di Gesù negli occhi del fratello che aveva accanto.
Alla fine della celebrazione abbiamo potuto vivere un momento di condivisione fraterna con le sorelle Cappuccine, che ci hanno accolti e alle quali continuiamo ad affidare le nostre preghiere e alle quali assicuriamo un ricordo nelle nostre.
Papa Francesco diceva in questo giorno nel 2018: “Che ne sarebbe della Chiesa senza la vita contemplativa? Che ne sarebbe delle membra più deboli della Chiesa che trovano in voi un appoggio per continuare il cammino? Che ne sarebbe della Chiesa e del mondo senza i fari che segnalano il porto a chi è sperduto in alto mare, senza le fiaccole che illuminano la notte oscura che stiamo attraversando, senza le sentinelle che annunciano il nuovo giorno quando è ancora notte?”.
Grazie alla comunità delle Clarisse Cappuccine, al coro di Santa Caterina che con gioia ha animato la Santa Messa, a tutte le persone, vicine e lontane, che ci accompagnano in questo “viaggio” per le parrocchie diocesane a portare testimonianza che nella Chiesa ognuno è una missione e grazie, prima di tutto, al Signore che nel farci figli ci ha resi fratelli.
Equipe Missionaria Diocesana