Sabato 22 febbraio la parrocchia dei Diecimila Martiri Crocifissi ha accolto il Cenacolo dell’Ufficio Diocesano Missionario. Si sono uniti all’incontro mensile e itinerante di preghiera del Cenacolo i ragazzi della scuola missionaria provenienti da Genova, Piemonte e Puglia che in questi giorni hanno vissuto esperienze di formazione nella nostra Diocesi.
Presente anche Don Gianfranco Calabrese, Vicario Episcopale per l’Annuncio del Vangelo e per la Missionarietà, che, prima del S. Rosario, ha incontrato i ragazzi condividendo con loro prima di tutto la gioia di trovarsi insieme ricordando di come le esperienze che si fanno donandosi ai nostri fratelli, nei vari continenti, ci aiutino a vivere il nostro quotidiano con occhi e mani nuove nelle nostre comunità.
Ha parlato loro di tre punti fondamentali riguardo l’esperienza che i ragazzi andranno a fare in Africa: siamo tutti missionari e si va in missione per imparare ad esserlo più profondamente, chi si dona deve avere la gioia che traspare da ogni parte di sé, deve traboccare nella vita e nel servizio, imparando che l’uomo vale per quello che è; per ultimo, ma di pari importanza, la cattolicità che ci permette di aprire il cuore e sentire l’amore e l’accoglienza che nasce ed è frutto della relazione con Dio. Al centro la preghiera che è la forza che sostiene nelle difficoltà ed è la certezza, di chi parte, di avere sempre un fratello che gli cammina accanto a milioni di chilometri di distanza.
Come di consueto abbiamo recitato insieme il S. Rosario ricordando in ogni mistero un continente in lingua diversa proprio per respirare l’universalità di essere Chiesa, affidando le nostre preghiere a Maria perché possa intercedere come Madre delle Missioni presso suo Figlio.
Durante la S. Messa, presieduta dal parroco don Mario Leonardi, abbiamo potuto ascoltare la gioia e l’emozione di due ragazze, Antonella dalla Puglia e Martina dal Piemonte, che hanno raccontato la loro esperienza a Nairobi tra i giovani e i bambini delle baraccopoli. Di come si arriva per strade diverse della vita a fare esperienze che ti cambiano dentro, che ti fanno incontrare cosa vuol dire andare all’essenza, essere e vivere la propria cristianità, disarmato davanti a realtà che sono sempre troppo diverse da come ci si possa immaginare e più vicine di quanto si pensa. Ci si trova insieme sconosciuti in una stanza di 5 metri per 3 a convivere e in un attimo ci si riconosce sorelle che camminano sulla stessa strada, si parte per donare e ci si rende conto che è molto più quello che si riceve, che si torna cambiati con la voglia di provare a far rinascere quello che ci circonda portando nel quotidiano la bellezza dei doni ricevuti. Forse potremmo dire che il primo dono sia proprio il riconoscersi di Cristo, voler essere con e per Lui nei fratelli.
Nel giorno in cui la liturgia ci ha consegnato con la Parola la missione “Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio” (Lc 6,27-38), ci prendiamo l’impegno di portare gioia ringraziando, come Ufficio Diocesano Missionario, il Signore per questa Eucarestia, assicurando le preghiere per le future esperienze missionarie di questi ragazzi e questa bellissima comunità parrocchiale che ci ha accolto e ha fatto questo pezzo di strada con noi.
Prossimo appuntamento con il Cenacolo missionario sarà nella parrocchia N.S. di Loreto (Oregina) mercoledì 12 marzo dalle ore 17.30.