Anche la Diocesi di Genova ha celebrato, sabato 11 febbraio, la Giornata Mondiale del Malato con una S. Messa in Cattedrale presieduta dal Card. Angelo Bagnasco, alla presenza di molti sacerdoti e di tante associazioni, diocesane e non, che si occupano dell’assistenza e del conforto dei malati e dei disabili.
Erano presenti alcune autorità locali, il Dott. Paolo Petralia, Direttore dell’Ospedale Gaslini, e il Dott. Giuliano Lo Pinto, dell’Ospedale Galliera.
Padre Cesare Ghilardi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Sanità, ha rivolto ai presenti il suo saluto, riportando l’attenzione sul difficile momento sociale che sembra sempre più minacciare la tutela e la cura dei malati; anche la mancanza, spesso, di un welfare adeguato, mette in crisi le famiglie che si trovano a dover curare malati e disabili.
“Senza la fede, la dignità della persona umana non è al centro del mondo” – ha detto il Cardinale all’inizio della sua omelia, richiamando l’attenzione sul contesto sociale in cui si muove chi per lavoro, per volontariato, o per situazioni familiari, ha a che vedere con la cura e l’assistenza dei malati.
“La dignità umana invece merita di essere assunta sulle spalle della società intera”; questo, nelle parole del Cardinale, sarebbe il segnale di una cultura che pone al centro l’uomo e non la finanza o i costi sociali.
Chi in famiglia si trova protagonista nella cura del malato sa che accanto alle terapie è necessaria la cura dell’anima, fatta soprattutto di vicinanza a chi soffre; spesso, chi ha un malato in casa affronta ogni giorno enormi sacrifici, anche di natura economica. Pertanto, “la società a misura di famiglia deve poter supportare queste difficoltà”.
Il Cardinale e altri sacerdoti presenti hanno poi impartito l’unzione degli infermi a tutti coloro che si sono accostati per riceverla: un gesto di sollievo e conforto ma anche di fede sincera.
Francesca Di Palma