Dopo esserci soffermati sulla struttura generale della Messa e sulle novità presenti nell’ordinario della Messa, passiamo a considerare le altre sezioni che costituiscono la seconda parte del Messale.
Dopo il Proprio del tempo e dopo lo ordinario della Messa, il messale presenta il proprio dei Santi.
Per accogliere le novità del calendario e del proprio dei Santi, occorre anche in questo caso riferirsi alle novità della terza edizione Latina del 2002 dove erano state aggiunte ben 19 nuove memorie, riportate nella nuova edizione italiana. Di queste, tre sono obbligatorie: San Massimiliano Kolbe il 14 di agosto, i martiri Coreani il 20 settembre e quelli Vietnamiti il 24 novembre, già introdotti nel Messale precedente.
Altre sono facoltative: Sant’ Adalberto, Luigi de Monfort, Rita da Cascia, i martiri Cinesi ecc…
La memoria di Santa Teresa Benedetta della Croce il 9 agosto è stata inserita in Italia del grado di festa in quanto compatrona d’Europa. A queste memoria dei Santi si aggiunge il grado di memoria facoltativa -di celebrazioni cadute dalle edizioni precedenti, quali il Santissimo nome di Gesù il 3di gennaio, la Madonna di Fatima il 13 maggio, il Santissimo nome di Maria il 12 settembre.
Altre memorie sono state inserite nel calendario universale dopo l’uscita dell’edizione Latina: la memoria di San Paolo VI il 29 maggio, Padre Pio il 23 settembre, Giovanni XXIII, 11ottobre, Giovanni Paolo II, il 22 ottobre, su richiesta della Conferenza Episcopale Italiana, dal 2016 la memoria di San Nicola da facoltativa è divenuta obbligatoria, sempre nel 2016 Papa Francesco ha elevato la memoria di Maria maddalena al grado di festa come per gli altri apostoli.
Nel 2019 infine, è stata inserita da Papa Francesco la memoria facoltativa della Beata Vergine Maria di Loreto il 10 dicembre.
La nuova edizione italiana del Messale raccoglie e accoglie tutte le novità, che possono essere comprese dentro una doppia tendenza: quella di rendere il calendario dei santi più universale, e quella di una rifioritura della sensibilità devozionale.
L’ultima notazione riguarda le notizie storiche dei Santi, che sono state riviste nella prospettiva di una maggiore precisione storica e di una migliore funzionalità liturgica. L’inserimento di tali notizie da parte del Messale del 1983, infatti, era finalizzato proprio a orientare le parole del sacerdote nell’ omelia e soprattutto nell’ammonizione iniziale della Messa, prima dell’atto penitenziale. Attraverso la vita dei santi, il sacrificio eucaristico si storicizza nella vita della chiesa di tutti i tempi, ricordandoci il nesso profondo che legga sacrificio di Cristo il sacrificio spirituale della vita.
Nella seconda parte del Messale, dopo il proprio dei Santi, troviamo un gran numero di formulari eucaristici suddivisi nelle seguenti sezioni: Comuni, Rituali, Varie necessità, Votive, Defunti.
Nelle messe Rituali, che riguardano la celebrazione degli altri sacramenti e della Professione religiosa durante la Messa troviamo nuovi formulari per l’Unzione, oltre che per l’istituzione dei Lettori e degli Accoliti. Nelle messe per Varie necessità, i diversi motivi particolari per cui celebrare l’Eucarestia: per la Chiesa, per la Società civile, per Varie necessità.
I formulari per le Messe Votive, invece, sono destinati a celebrazioni eucaristiche nelle quali ci si affida alla protezione del Signore, contemplato in qualche aspetto del suo mistero (la Croce, l’Eucarestia, il Nome di Gesù, il suo Sacratissimo Cuore, il suo preziosissimo Sangue) e le intercessione dei santi (La Vergine Maria, San Giuseppe, gli apostoli …). Ci sono i nuovi formulari Mariani: Maria madre della Chiesa, Maria regina degli Apostoli, Beata Vergine di Loreto.
Merita ancora una sottolineatura la possibilità prevista dal Messale, di scegliere il tipo di Messa e alcune parti di essa. Nel caso delle Messe rituali, vi è l’opportunità di celebrare i singoli sacramenti all’interno del eucaristia: se nel caso della Confermazione e dell’Ordinazione questo è esplicitamente richiesto, nei Sacramenti come il Battesimo e l’Unzione si tratta di valutare sempre la convenienza di inserire nella Messa del popolo celebrazioni che possono evidenziare la dimensione comunitaria e ecclesiale del sacramento celebrato. A questo proposito è bene ricordare l’invito dei Vescovi Italiani a discernere circa l’opportunità di celebrare il Sacramento del Matrimonio e le Esequie nella liturgia della Parola, fuori dalla Messa, laddove non si diano le condizioni per un’adeguata assemblea eucaristica.
Per quanto riguarda le Messe per Varie necessità e Votive, l’invito dell’ Ordinamento Generale del Messale Romano è a non interrompere troppo spesso e senza motivo sufficiente le letture assegnate per i singoli giorni del lezionario feriale, a non ricorrere troppo spesso alle messe dei defunti, a soddisfare la legittima devozione dei fedeli riguardo alle memorie facoltative della Vergine Maria o di un Santo o di uno dei temi presenti nelle Messe votive ,a valorizzare la Messa di Santa Maria in sabato, e a fare un utilizzo moderato delle Messe per diverse circostanze.
Mons. Gianluigi Ganabano
Direttore Ufficio Liturgico